Da Gromo al Brasile e ritorno: la «dinastia» dei Filisetti

VAL SERIANA. Italo e la moglie Ivan tornano ogni due anni in paese. Il papà Angelo fu inviato in Sudamerica dalla Siemens. La famiglia ha donato al Comune un palazzo storico.

Ogni due anni Italo Filisetti e la moglie Ivan Vogel tornano a Gromo dal Brasile e vi trascorrono solitamente un paio di mesi. Perché? «Mio padre – afferma Italo– era di Gromo. Ritorno volentieri in questo bel paese con mia moglie perché qui sono le mie radici e perché qui ho frequentato per due anni le scuole elementari con la maestra Pasinetti».

La storia del padre Angelo

«Mio padre Angelo, classe 1896, laureato in ingegneria industriale al Politecnico di Milano, lavorava alle dipendenze della Siemens. Era una persona intrapendente, amante della natura e sempre desideroso di avventurarsi in situazioni anche pericolose. Ricordo, ad esempio, che il 14 agosto 1914 fu il primo a scendere nella grotta carsica “Bus di Tacoi”. Una volta dentro non riuscì più ad uscirne per cui si dovettero utilizzare le corde dal campanile della chiesa della contrada di Boario per tirarlo fuori.

Essendosi recato a Lucca per allestire larete telefonica di quella città, conobbe mia madre, Maria Pezzi , nativa di Siena, e la sposò».

L’incontro con la moglie

Filisetti fu poi inviato dalla Siemens per lavoro a San Paolo del Brasile, dove poi rimase, ed ebbe cinque figli di cui Italo è il quarto. Italo, 75 anni, ora in pensione, laureato in Economia con un dottorato conseguito negli Stati Uniti , è stato docente per diciotto anni all’Università brasiliana di Campinas. «Mentre insegnavo fui inviato a Napoli per seguire un corso di aggiornamento. Qui ho conosciuto la ricercatrice della mia stessa università, Ivan Vogel, argentina di Cordova. Ci siamo innamorati, fidanzati e sposati nel 1983. Ora siamo pensionati, ma offriamo ancora consulenze a chi li richiede».

La vita in Brasile

I due coniugi sono felici genitori di due figli e nonni di tre nipoti. Parlando delle condizioni di vita in Brasile, affermano: «Potremmo vivere tutti bene, date le ricchezze che il nostro paese possiede. Tuttavia le differenza sociali sono ancora profonde. Sottolineiamo anche lo sfruttamento sconsiderato della foresta amazzonica, polmone verde della Terra. Per fortuna ora il presidente Lula è fermamente intenzionato, e in parte già ha messo in atto i suoi piani, a fermare questo sfruttamento sconsiderato, avversato anche dai nativi».

La donazione

La famiglia di Italo Filisetti qualche anno fa ha donato al Comune un grande caseggiato che sorge all’inizio del centro storico. L’amministrazione comunale ne ha fatto a sua volta dono alle famiglie Fornoni-Filisetti, che lo hanno riportato all’antico splendore. In cambio il Comune ha ricevuto una preziosa sala convegni, la Sala Filisetti, un tempo sala cinematografica, e altra tipica e artistica saletta, la Sala Ombrelli.

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