Spaccia sulla pista ciclabile e scappa in bici
Scoperto a Pradalunga, prova a barricarsi in casa

Un uomo è stato arrestato dopo che è stato scoperto a spacciare sulla pista ciclabile della Val Seriana. Più volte era scappato in bicicletta: da qui il nomignolo di «Maglia rosa», stesso nome dato all’operazione della Polizia locale Unione insieme sul Serio.

L’operazione è stata chiamata «Maglia rosa» ed è terminata nella mattinata di lunedì 26 ottobre a Pradalunga. La Polizia locale Unione insieme sul Serio ha lavorato per diversi giorni monitorando la pista ciclabile che percorre la Valle Seriana: proprio qui era stato segnalato un uomo che, a bordo di una bicicletta, spacciava droga. In alcuni casi l’uomo era riuscito a darsi alla fuga guadagnandosi appunto il nomignolo di «Maglia rosa» per le sua velocità nel fuggire in bicicletta.

L’attività d’indagine ha permesso agli investigatori di individuarlo a Pradalunga: si tratta di un uomo di origini marocchine di 35 anni, irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze dell’ordine per reati di droga. Il «curriculum» dell’uomo, tra l’altro, vanta numerose detenzioni nelle carceri italiane e anche un’evasione nel 2017.

Lunedì mattina alle 7 gli agenti dell’Unione hanno proceduto alla perquisizione dell’abitazione del 35enne non senza difficoltà: alla vista degli agenti, l’uomo si è barricato all’interno della casa e vani i tentativi di far aprire, rendendo necessario l’abbattimento della porta blindata per accedere all’appartamento. Il 35enne ha tentato anche di disfarsi della droga presente nella casa: avrebbe cercato di gettarla nello scarico del wc e del lavandino.

Una volta entrati, gli agenti con l’unità cinofila di supporto hanno arrestato l’uomo: nel wc tracce di droga. Smontato sia il wc sia il lavandino del bagno, gli agenti sono riusciti a recuperare 60 grammi di cocaina. All’interno dell’abitazione era presente anche una donna irregolare sul territorio nazionale, numerosi cellulari e attrezzature edili frutto di furti e ricettazione. L’uomo si trova ora in carcere con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. La donna è stata invece portata in questura per essere sottoposta a rilievi fotosegnaletici: trattenuta dall’ufficio immigrazione, per lei è scattato il rimpatrio immediato.

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