Il 13 novembre è la giornata mondiale della gentilezza: una ricorrenza internazionale istituita nel 1998, simboleggiata dal fiore del caprifoglio e dal colore viola che unisce il rosso della concretezza al blu della profondità. La gentilezza crea connessione, empatia, rasserena e accoglie, ci fa sentire capiti. Non c'è un ambito ristretto nel quale essere gentili: è auspicabile sconfinare in questo senso perché bendispone gli altri in qualsiasi ambito, sia esso relazionale, amicale, familiare o lavorativo. Parole come "grazie, scusa, per favore, prego, permesso, buongiorno, ciao, ti voglio bene, ti ascolto, mi dispiace" sono il decalogo della gentilezza che si declina anche come galateo e buone maniere per le quali esistono corsi speciali anche in Bergamasca. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv con l'intervista a Rossana Capelli.
Il 13 novembre è la giornata mondiale della gentilezza: una ricorrenza internazionale istituita nel 1998, simboleggiata dal fiore del caprifoglio e dal colore viola che unisce il rosso della concretezza al blu della profondità. La gentilezza crea connessione, empatia, rasserena e accoglie, ci fa sentire capiti. Non c'è un ambito ristretto nel quale essere gentili: è auspicabile sconfinare in questo senso perché bendispone gli altri in qualsiasi ambito, sia esso relazionale, amicale, familiare o lavorativo. Parole come "grazie, scusa, per favore, prego, permesso, buongiorno, ciao, ti voglio bene, ti ascolto, mi dispiace" sono il decalogo della gentilezza che si declina anche come galateo e buone maniere per le quali esistono corsi speciali anche in Bergamasca. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv con l'intervista a Rossana Capelli.