Erano le 19 e 47 di ieri quando le porte del Terminal 1 di Malpensa si sono aperte e Dario Crippa, venticinque anni, è rientrato in Italia dopo giorni di prigionia in Israele. Tuta, una maglietta e un paio di ciabatte, addosso ancora il segno di un viaggio lungo e doloroso. Con lui, altri quattro attivisti della Global Flotilla, liberati in mattinata e arrivati via Atene.Ad attenderlo, tra cori e striscioni, la famiglia e gli amici più stretti: gli abbracci lunghi, commossi, quasi increduli.Il servizio Paola Abrate
Erano le 19 e 47 di ieri quando le porte del Terminal 1 di Malpensa si sono aperte e Dario Crippa, venticinque anni, è rientrato in Italia dopo giorni di prigionia in Israele. Tuta, una maglietta e un paio di ciabatte, addosso ancora il segno di un viaggio lungo e doloroso. Con lui, altri quattro attivisti della Global Flotilla, liberati in mattinata e arrivati via Atene.Ad attenderlo, tra cori e striscioni, la famiglia e gli amici più stretti: gli abbracci lunghi, commossi, quasi increduli.Il servizio Paola Abrate