Lavora finché la luce glielo consente, muovendosi con naturalezza tra scale e attrezzature di sicurezza. In mano stringe bombolette di vernice colorate che spruzza con precisione sulla grande parete di un edificio in via San Giorgio, una delle strade più trafficate dai bergamaschi lungo l'asse che conduce verso l'autostrada. È qui che si concentra l'attività di Paconer, poco più che trentenne, urban artist cresciuto proprio in questo quartiere.Lo incontriamo mentre dà forma alla sua ultima opera, e la scena cattura subito l'attenzione: un gioco di colori in continua costruzione che trasforma un muro spento in un punto luminoso della città. La sua passione affonda le radici nell'infanzia, quando viveva in questa stessa via e osservava ammirato gli artisti capaci di raccontare emozioni su pareti enormi. È da quel desiderio di emulazione che nasce il percorso che lo ha portato a diventare uno dei giovani protagonisti dell'arte urbana locale.Paconer si muove con metodo e prudenza per raggiungere anche le parti più alte della facciata. Intanto, i passanti in auto e a piedi lo osservano: chi affascinato dal gioco dei colori, chi ancora incerto davanti a un linguaggio artistico che invade lo spazio pubblico. La sua attività suscita curiosità e domande, e lui non si sottrae a spiegare come questo lavoro lo abbia portato, come molti altri artisti della scena urbana, a cimentarsi anche in interventi estemporanei, non sempre commissionati.Il risultato di queste ore di lavoro è una grande rosa che sboccia sulla parete di un edificio rimasto grigio per anni, nel cuore del quartiere. Un segno di rinascita visiva che racconta il sogno di un giovane artista e la trasformazione silenziosa di un angolo di città.Il servizio di Paola Abrate
Lavora finché la luce glielo consente, muovendosi con naturalezza tra scale e attrezzature di sicurezza. In mano stringe bombolette di vernice colorate che spruzza con precisione sulla grande parete di un edificio in via San Giorgio, una delle strade più trafficate dai bergamaschi lungo l'asse che conduce verso l'autostrada. È qui che si concentra l'attività di Paconer, poco più che trentenne, urban artist cresciuto proprio in questo quartiere.Lo incontriamo mentre dà forma alla sua ultima opera, e la scena cattura subito l'attenzione: un gioco di colori in continua costruzione che trasforma un muro spento in un punto luminoso della città. La sua passione affonda le radici nell'infanzia, quando viveva in questa stessa via e osservava ammirato gli artisti capaci di raccontare emozioni su pareti enormi. È da quel desiderio di emulazione che nasce il percorso che lo ha portato a diventare uno dei giovani protagonisti dell'arte urbana locale.Paconer si muove con metodo e prudenza per raggiungere anche le parti più alte della facciata. Intanto, i passanti in auto e a piedi lo osservano: chi affascinato dal gioco dei colori, chi ancora incerto davanti a un linguaggio artistico che invade lo spazio pubblico. La sua attività suscita curiosità e domande, e lui non si sottrae a spiegare come questo lavoro lo abbia portato, come molti altri artisti della scena urbana, a cimentarsi anche in interventi estemporanei, non sempre commissionati.Il risultato di queste ore di lavoro è una grande rosa che sboccia sulla parete di un edificio rimasto grigio per anni, nel cuore del quartiere. Un segno di rinascita visiva che racconta il sogno di un giovane artista e la trasformazione silenziosa di un angolo di città.Il servizio di Paola Abrate