Sarà anche un fatto di pathos, ma quello che tocca Vasco diventa quasi sempre concettuale, anche al di là delle intenzioni. Ci spieghiamo meglio. Il signor Rossi quando elabora un pensiero, lo fa in tutta semplicità, anche se alla fine il nocciolo della questione è sempre «duro», popolare, carico di significato. Accade anche stavolta, nell'ultimo singolo conosciuto, annunciato da giorni su Facebook. Titola «Cambia-menti», da martedì scorso in radio e nei negozi digitali, un rock blues a presa diretta, all'insegna della facilità. Vi si dice che cambiare le cose un po' è facile, un po' no. «Cambiare macchina è molto facile / cambiare donna un po' più difficile / cambiare vita è quasi impossibile...».
Considerazioni quasi banali, preparatorie al concetto: «...Si può cambiare solo se stessi / sembra poco ma se ci riuscissi / faresti la rivoluzione». Non si capisce bene se il Vasco si tiri indietro all'ultimo momento o quel cambio di persona serve ad allargare la cosa allo scibile di chi ascolta. Non importa. Il pezzo segue il senso dell'ironia, e asseconda il ben conosciuto «vascopensiero»: «Vivere bene o cercare di vivere / fare il meno male possibile / e non essere il migliore / Non avere paura di perdere / e pensare che sarà difficile / cavarsela da questa situazione».
Nel nuovo pezzo di Vasco ci sono tante considerazioni: sul cambiamento, sulla vita che può evolvere e dovrebbe farlo alla luce di certi valori, sull'ineluttabilità di una natura umana che può sì modificarsi, ma fino ad un certo punto. Vasco sa bene che è così. Ha cambiato tante cose nella sua vita, rimanendo sempre quello, cosa che gli ha valso un seguito unico in Italia. Quest'ultimo pezzo è ancora una volta feroce, a tratti sarcastico. Ironico con sé e con il mondo che sta intorno. Con abile gioco di parole, il Blasco traduce la realtà, prende spunto dalle piccole grandi abitudini del quotidiano per affrontare un altro tema esistenziale: mandare la tua vecchia vita dallo sfasciacarrozze può essere dettato dall'istinto, dalla ragione o dalla noia, ma non è una via d'uscita possibile, credibile. Perché il cambiamento, che passa necessariamente attraverso piccoli e grandi movimenti del cuore, non è un valore assoluto in sé: dipende da quello che siamo, che eravamo e siamo diventati, dipende dalla energia e dalla ricchezza interiore che si riesce a mettere in campo.
«Cambia - menti» è stato annunciato a pezzi e bocconi su Facebook. Vasco ci ha abituato a seguire i suoi stati d'animo sul canale tecnologico. La velocità e l'immediatezza del mezzo, la possibilità di dialogare con i fan senza altre mediazioni ha conquistato prima lui di altri. Vasco è stato il primo a utilizzare quel social network come mezzo di comunicazione artistica ufficiale. In rete ha annunciato e poi diffuso brani come «Basta poco», «Eh già», «I soliti», «L'uomo più semplice», canzoni che, per come sono state diffuse, documentano una svolta editoriale.
Musicalmente «Cambia - menti» è un blues rock, dall'inciso, corale e strumentale, non privo di quel guizzo malinconico che Vasco riesce a dare anche ai graffi più ironici. Il brano si accompagna alla notizia che il Komandante tornerà negli stadi per l'edizione 2014 del LiveKom: quattro gli appuntamenti dell'estate 2014, nei due stadi più importanti in Italia: allo Stadio Olimpico di Roma il 25 e 26 giugno, e allo Stadio San Siro di Milano il 4 e 5 luglio. I biglietti per le quattro date saranno in vendita, in esclusiva per gli iscritti al fan club ufficiale, dalle 10 del 16 ottobre alle 22 del 17 ottobre e in esclusiva ai Titolari di carta American Express dalle 10 del 16 ottobre alle 10 del 18 ottobre. La vendita generale partirà alle 11 del 18 ottobre sul sito www.livenation.it e tramite il circuito Live Nation Italia (02 53006501, [email protected], www.livenation.it).
Ugo Bacci