La riforma del voto di condotta, voluta dal Ministro Valditara, sta per entrare nel vivo della sua applicazione. Al termine dell'anno scolastico, si capirà meglio come gli insegnanti hanno interpretato le nuove regole e come gli studenti hanno risposto alle nuove sfide. L'obiettivo della riforma è ambizioso: costruire un sistema scolastico che responsabilizzi gli studenti, favorendo il rispetto delle regole e il recupero del valore dell'educazione civica. La misura più discussa della riforma è la possibilità di bocciare gli studenti che non raggiungono almeno il 6 in condotta. Per gli studenti delle scuole medie e superiori ottenere un 5 in condotta significa essere automaticamente bocciati, senza possibilità di recupero. Il 6 in condotta non comporta la bocciatura, ma l'obbligo di affrontare un debito formativo e preparare un elaborato di educazione civica.Il servizio di Paola Abrate e Yuri Colleoni
La riforma del voto di condotta, voluta dal Ministro Valditara, sta per entrare nel vivo della sua applicazione. Al termine dell'anno scolastico, si capirà meglio come gli insegnanti hanno interpretato le nuove regole e come gli studenti hanno risposto alle nuove sfide. L'obiettivo della riforma è ambizioso: costruire un sistema scolastico che responsabilizzi gli studenti, favorendo il rispetto delle regole e il recupero del valore dell'educazione civica. La misura più discussa della riforma è la possibilità di bocciare gli studenti che non raggiungono almeno il 6 in condotta. Per gli studenti delle scuole medie e superiori ottenere un 5 in condotta significa essere automaticamente bocciati, senza possibilità di recupero. Il 6 in condotta non comporta la bocciatura, ma l'obbligo di affrontare un debito formativo e preparare un elaborato di educazione civica.Il servizio di Paola Abrate e Yuri Colleoni