La Guardia di Finanza di Brescia, coordinata dalla Procura di Bergamo, ha arrestato con una indagine lampo durata 5 giorni un usuraio bergamasco ed un cittadino albanese. Ad accusare i due sarebbe stato un italiano, vittima di estorsione, un imprenditore bresciano del settore meccanico. A fronte di un prestito di 13mila euro contratto ad aprile 2018, l'usuraio aveva stilato un piano di rientro entro natale 2018. Ma la vittima non è riuscita a stare nei tempi e a luglio 2019, quando il debito era ormai di 15mila euro, ha sporto denuncia. L'usuraio è un imprenditore 50enne che ha una carrozzeria a Curno e proprio nei suoi uffici avvenivano gli incontri con le vittime. Si suppone infatti che il bresciano non fosse l'unico ad essersi rivolto a lui per avere del denaro in prestito. Lo strozzino aveva chiesto la cessione dell'abitazione a saldo del debito applicando un tasso superiore al 50%. Per poter spaventare la vittima l'uomo si era avvalso dell'aiuto di un albanese, pregiudicato, al quale era stato affidato il compito di minacciare il malcapitato. Messo alle strette il malcapitato ha denunciato il fatto alla Guardia di Finanza di Brescia. Le indagini lampo sono state condotte dalla procura di Bergamo, dal Pm Marchisio. La soluzione del caso in cinque giorni dopo aver fissato un incontro per la consegna di 10.000 nel quale però invece delle valigette sono scattate le manette. L'usuraio e l'albanese sono stati arrestati per i reati di usura ed estorsione. Il titolare della carrozzeria di Curno è attualmente ai domiciliari, L'albanese è rimasto in carcere. Nell'abitazione dell'usuraio gli agenti hanno sequestrato denaro contante per oltre 130.000 euro e gioielli per un valore superiore a 100.000 euro la cui provenienza l'uomo non ha saputo giustificare. L'usura resta uno dei reati più diffusi in Lombardia. il consiglio è quello di denunciare sempre, prima di entrare nella spirale del ricatto
La Guardia di Finanza di Brescia, coordinata dalla Procura di Bergamo, ha arrestato con una indagine lampo durata 5 giorni un usuraio bergamasco ed un cittadino albanese. Ad accusare i due sarebbe stato un italiano, vittima di estorsione, un imprenditore bresciano del settore meccanico. A fronte di un prestito di 13mila euro contratto ad aprile 2018, l'usuraio aveva stilato un piano di rientro entro natale 2018. Ma la vittima non è riuscita a stare nei tempi e a luglio 2019, quando il debito era ormai di 15mila euro, ha sporto denuncia. L'usuraio è un imprenditore 50enne che ha una carrozzeria a Curno e proprio nei suoi uffici avvenivano gli incontri con le vittime. Si suppone infatti che il bresciano non fosse l'unico ad essersi rivolto a lui per avere del denaro in prestito. Lo strozzino aveva chiesto la cessione dell'abitazione a saldo del debito applicando un tasso superiore al 50%. Per poter spaventare la vittima l'uomo si era avvalso dell'aiuto di un albanese, pregiudicato, al quale era stato affidato il compito di minacciare il malcapitato. Messo alle strette il malcapitato ha denunciato il fatto alla Guardia di Finanza di Brescia. Le indagini lampo sono state condotte dalla procura di Bergamo, dal Pm Marchisio. La soluzione del caso in cinque giorni dopo aver fissato un incontro per la consegna di 10.000 nel quale però invece delle valigette sono scattate le manette. L'usuraio e l'albanese sono stati arrestati per i reati di usura ed estorsione. Il titolare della carrozzeria di Curno è attualmente ai domiciliari, L'albanese è rimasto in carcere. Nell'abitazione dell'usuraio gli agenti hanno sequestrato denaro contante per oltre 130.000 euro e gioielli per un valore superiore a 100.000 euro la cui provenienza l'uomo non ha saputo giustificare. L'usura resta uno dei reati più diffusi in Lombardia. il consiglio è quello di denunciare sempre, prima di entrare nella spirale del ricatto