Secondo no del giudice al patteggiamento. Sì all' abbreviato. Giorgio Nicolini, la moglie Angelica Pellerini, i figli Elvis e Kevin andranno a processo, con rito alternativo, il 26 settembre. L' accusa è di tentato omicidio per la sparatoria dell' 8 agosto scorso, nel piazzale Pertini, a Trescore, la piazza del mercato. Una disputa a fuoco con la famiglia rivale degli Horvat (per i quali non ci sono identificazioni certe), nata come appuntamento per un chiarimento ma degenerata presto in un agguato a colpi di arma da fuoco (almeno quattro armi diverse avrebbero sparato), con tanto di inseguimento e scontro tra Hammer corazzati e altre macchine. Un pomeriggio concitato che secondo la difesa dei Nicolini sarebbe stata la risposta ad una provocazione, una sorta di legittima difesa visto che a sparare per prima (da una Croma), secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbe stata proprio la fazione dei Nicolini. Perciò dopo una prima proposta di patteggiamento respinta dal gip Massimiliano Magliacani a febbraio, i difensori Anna Marinelli, Riccardo Tropea e Stefano Grolla, hanno presentato al gup Federica Gaudino una nuova proposta di patteggiamento anche in questo caso respinta dal gup, che invece ha rinviato a giudizio i quattro esponenti della famiglia Nicolini che compariranno a processo, con rito abbreviato, davanti al giudice Maria Luisa Mazzola. Per tutti e quattro resta l' ipotesi di tentato omicidio.
Secondo no del giudice al patteggiamento. Sì all' abbreviato. Giorgio Nicolini, la moglie Angelica Pellerini, i figli Elvis e Kevin andranno a processo, con rito alternativo, il 26 settembre. L' accusa è di tentato omicidio per la sparatoria dell' 8 agosto scorso, nel piazzale Pertini, a Trescore, la piazza del mercato. Una disputa a fuoco con la famiglia rivale degli Horvat (per i quali non ci sono identificazioni certe), nata come appuntamento per un chiarimento ma degenerata presto in un agguato a colpi di arma da fuoco (almeno quattro armi diverse avrebbero sparato), con tanto di inseguimento e scontro tra Hammer corazzati e altre macchine. Un pomeriggio concitato che secondo la difesa dei Nicolini sarebbe stata la risposta ad una provocazione, una sorta di legittima difesa visto che a sparare per prima (da una Croma), secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbe stata proprio la fazione dei Nicolini. Perciò dopo una prima proposta di patteggiamento respinta dal gip Massimiliano Magliacani a febbraio, i difensori Anna Marinelli, Riccardo Tropea e Stefano Grolla, hanno presentato al gup Federica Gaudino una nuova proposta di patteggiamento anche in questo caso respinta dal gup, che invece ha rinviato a giudizio i quattro esponenti della famiglia Nicolini che compariranno a processo, con rito abbreviato, davanti al giudice Maria Luisa Mazzola. Per tutti e quattro resta l' ipotesi di tentato omicidio.