Catturarono un rapinatore:
la Giunta «premia» quattro vigili

Si sono particolarmente distinti, il 6 novembre scorso, durante i servizi di vigilanza del territorio: intervenuti in seguito a una rapina ai danni di una donna in via Zendrini, avevano bloccato, disarmato e arrestato l'autore del reato. Ora il Comune vuole ringraziare i quattro agenti della polizia municipale.

All'inizio della seduta della giunta di Palazzo Frizzoni, in programma mercoledì 16 dicembre, alle 15, il sindaco e gli assessori riceveranno i quattro vigili: l'ufficiale Manuel Masola e gli agenti Davide Capezza, Fabio Sebastiani e Roberto Gaspani.

Ecco cosa era successo
La cronaca da L'Eco di Bergamo del 7 novembre 2009

Prima ha rapinato una donna in via Zendrini puntandole addosso un cacciavite, poi è stato inseguito dai passanti che per due volte hanno tentato di bloccarlo senza riuscirci, infine è stato acciuffato dalla polizia locale ed è finito nei guai anche per una rapina messa a segno pochi minuti prima in via Negri. Protagonista della vicenda un uomo di 47 anni residente in città, R. G., tossicodipendente, con precedenti penali, che da ieri sera si trova in carcere per rispondere di rapina aggravata, minacce, resistenza e porto abusivo d'arma da taglio.

È stato bloccato poco dopo le 18,30 in via Manzù, vicino al Triangolo, dopo un rocambolesco inseguimento a piedi. Secondo le accuse, l'uomo avrebbe avvicinato una donna di 40 anni che si trovava a bordo di un suv in sosta lungo via Zendrini e, dopo aver spalancato la portiera, le avrebbe puntato addosso un cacciavite facendosi consegnare la borsa. Quindi è scappato a piedi, ma la vittima ha iniziato a urlare e ha attirato l'attenzione dei passanti che sono subito intervenuti in suo soccorso. Il trambusto in strada è stato sentito anche dagli agenti del comando della polizia locale, che hanno la sede nella vicinissima via Coghetti e non hanno esitato a intervenire per rincorrere l'aggressore, di cui hanno subito raccolto dalla vittima una prima descrizione. L'uomo nel frattempo si è allontanato a piedi con la borsa. Un primo passante ha cercato di bloccarlo, ma il fuggitivo è riuscito a scappare puntandogli addosso il cacciavite, arnese che però nella confusione gli è caduto a terra.

Poco dopo un secondo passante ha tentato di bloccarlo, ma l'uomo questa volta avrebbe estratto un taglierino, con il quale lo avrebbe minacciato assicurandosi di nuovo la fuga. Il cittadino però è riuscito a strappargli dalle mani la borsa rubata, poi restituita alla vittima. La corsa è finita in via Manzù, dove tre agenti della polizia locale hanno raggiunto il quarantasettenne, lo hanno immobilizzato e – malgrado i suoi tentativi di divincolarsi – gli hanno tolto dalle mani il taglierino. Condotto al comando di via Coghetti, in serata è stato trasferito nel carcere di via Gleno a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Deve rispondere della rapina ai danni della quarantenne a bordo del suv, delle minacce ai passanti che hanno tentato di fermarlo e della resistenza agli agenti della polizia locale nella fase finale dell'inseguimento, ma non solo: addosso gli è stato trovato il telefonino della vittima di una rapina messa a segno pochissimi minuti prima in via Negri, non molto distante da via Zendrini, quindi l'uomo è stato accusato anche di quel colpo.

Il raid è avvenuto verso le 18,15: nel mirino è finita una giovane infermiera che stava per salire a bordo della sua Renault Twingo posteggiata ed è stata avvicinata da uno sconosciuto che, minacciandola con un cacciavite, le ha rubato l'auto e la borsa. Il malvivente si è allontanato a tutta velocità con la Twingo, ma quando è arrivato in via Mazzini, a poche centinaia di metri dal luogo dell'aggressione, si è scontrato con una Volkswagen Golf in sosta ed è stato costretto ad abbandonare l'utilitaria rubata. Sul posto in quel caso sono intervenuti gli agenti della Volante della questura

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