Scippi a Curno e a Ponte S. Pietro
Arrestati due marocchini a Loreto

Due giovani marocchini, sospettati di essere gli autori di due scippi a Curno e Ponte San Pietro, sono stati arrestati da carabinieri e polizia a Loreto, dopo una rocambolesca fuga. Gli inquirenti ritengono di aver smantellato la banda di malviventi che in soli sei giorni ha compiuto ben undici scippi in città e nell'hinterland ai danni di donne, tre delle quali sono finite in ospedale. In manette sono finiti due marocchini, di cui uno minorenne, residenti nella Bergamasca, sorpresi a bordo della Volkswagen Golf che in più di un'occasione era stata notata allontanarsi dopo i colpi.

Anche ieri, una delle vittime aveva visto i malviventi darsi alla fuga a bordo di una Golf scura, il cui numero di targa corrispondeva a quella sulla quale sono stati poi individuati i due magrebini. Le ricerche sono scattate subito dopo la rapina di Ponte San Pietro, avvenuta intorno alle 15.30. I malviventi sono stati intercettati da un elicottero dell'Arma e bloccati dalle pattuglie di polizia e carabinieri nel quartiere cittadino di Loreto. I due hanno abbandonato l'auto dopo aver provocato un incidente, e sono scappati in un condominio, ma sono stati inseguiti e presi. Le ricerche delle forze dell'ordine si concentrano ora su un terzo complice, che è riuscito a scappare.

GLI SCIPPI
Nel primo pomeriggio uno scippo a Curno ai danni di una donna: è accaduto alle 14,45 in via Buelli. I malviventi - più di uno secondo il racconto della vittima e dei testimoni - sono scappati su Yaris di colore nero.

Alle 15,30 invece a Ponte San Pietro un'altra signora è stata scippata in via XXIV Maggio: il racconto dei testimoni parla di persone entrate in azione su di una Golf di colore scuro.

Gli ultimi colpi arrivano dopo l'episodio di martedì al Villaggio degli Sposi e dopo quello di Valtesse: qui una insegnante di Redona è stata aggredita da malviventi a bordo di una vettura scura che le hanno afferrato la borsa, facendola cadere. La signora ha riportato una sospetta frattura a un braccio: la borsetta con i soldi, ma senza cellulare, è stata ritrovata più tardi.

Tra Bergamo e provincia si è arrivati dunque a 11 borseggi in 6 giorni e 3 persone in ospedale.

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