«Buono famiglia» della Regione
Bando aperto fino al 5 marzo

Fino al 5 marzo è aperto il bando per il «buono famiglia 2010», 1.300 euro per nuclei a basso reddito che hanno a carico anziani in case di riposo o disabili in residenze assistenziali, che presentino almeno una delle seguenti due condizioni: avere nel proprio nucleo familiare almeno un figlio, anche in affido, minorenne e un indicatore della situazione di reddito familiare (ISR) non superiore a 22.000 euro, o percepire ammortizzatori sociali a causa dell'interruzione o sospensione del rapporto di lavoro. Lo stanziamento regionale è di 17 milioni.

Da oggi ci si può dunque recare presso gli sportelli delle Asl per presentare la domanda. Il contributo verrà corrisposto in un'unica soluzione. "Il sostegno alla famiglia - commenta il presidente Formigoni - è un fattore portante delle nostre politiche sociali, e lo confermiamo ancora una volta nei fatti con questo significativo stanziamento". "Aver scelto l'indicatore ISR - aggiunge l'assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli - ci dà le migliori garanzie di corrisponde al bisogno reale". Il Buono sarà accreditato sul conto corrente bancario o postale della famiglia beneficiaria ovvero inviato con un assegno a coloro che non fossero titolari di conto corrente.

Poiché si stima che le famiglie con i requisiti richiesti siano un numero oscillante tra 13 e 14.000, con i 17 milioni di euro stanziati sarà possibile soddisfare tutte le richieste. Per verificare la veridicità delle affermazioni e la loro rispondenza ai requisiti richiesti per ottenere il Buono, la Regione effettuerà controlli a campione su almeno il 15% delle domande presentate.

ISR - Al calcolo dell'Indicatore della Situazione di Reddito concorrono: reddito familiare (eventualmente ridotto del canone annuale di locazione dell'abitazione in cui risiede la famiglia), numero dei componenti, presenza di persone con handicap permanenti o invalidità superiore al 66%, famiglie monogenitoriali e famiglie con entrambi i genitori lavoratori. Per fare degli esempi un reddito ISR di 22.000 può corrispondere ad un reddito imponibile di 58.520 euro se la famiglia è composta da due genitori che lavorano e hanno due figli a carico, o ad un reddito di 73.000 euro se a lavorare è un solo genitore ma i figli sono tre, dei quali uno disabile.

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