Tagliuno, ruspa contro bancomat
Colpo fallito: arrestato calabrese

Hanno rubato una ruspa in un cantiere di Gandosso, poi con l'escavatore hanno tentato di sventrare il bancomat della Banca Intesa di Tagliuno, a Castelli Calepio, per rubare la cassa. Ma il colpo è fallito, perché è suonato l'allarme, e i malviventi sono fuggiti.

Ne è nato un inseguimento con i carabinieri, al termine del quale i malviventi si sono schiantati contro una recinzione: la fuga è proseguita a piedi. I carabinieri, infine, hanno fermato e arrestato di prima mattina un pregiudicato calabrese di 43 anni, originario di Rosarno (Reggio Calabria) e residente a Reggio Emilia.

Tutto è successo intorno alle 4 del mattino nella notte fra sabato e domenica alla filiale della Banca Intesa che si trova a Tagliuno, lungo la provinciale 91, nel centro del paese. I testimoni hanno raccontato ai carabinieri di quattro o cinque complici in azione: fra loro, che avevano tutti il volto coperto da passamontagna, c'era probabilmente anche una donna.

Sul posto erano arrivati con la ruspa, un furgone e un'auto. Quando l'escavatore ha iniziato ad attaccare il bancomat è scattato quasi subito l'allarme. Così i ladri hanno preferito scappare, parte con l'auto, gli altri col furgone: i carabinieri sono arrivati quasi subito e il furgone è stato identificato e inseguito fino al confine con Cividino. Qui i fuggitivi si sono schiantati contro una recinzione nella zona dell'Italgen.

I malviventi hanno abbandonato il furgone e sono scappati a piedi. L'uomo arrestato si era nascosto dietro un cespuglio sulle rive del fiume Oglio a Cividino di Castelli Calepio. Il calabrese non ha ammesso le sue responsabilità, ma i suoi vestiti sono stati riconosciuti dai militari che l'avevano inseguito di notte nei boschi.

L'anno scorso era già stato messo a segno un colpo simile, ma allora - sempre a Castelli Calepio - era stato preso di mira l'ufficio delle Poste.

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