Appello alla misericordia
nella Domenica delle Palme

«La misericordia offerta dal Signore in Croce è dono ma anche appello a tutti nel ricostruire le relazioni familiari, sociali ed ecclesiali. Non chiamiamo misericordia quella che deve essere riconosciuta come giustizia a ogni uomo, anche a quello che appare meno meritevole. Ogni uomo ha una sua dignità che nessuno può rubargli, perché la dignità non è un merito ma appartiene all'uomo in quanto tale».

Domenica mattina il vescovo Francesco Beschi ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica nella Domenica delle Palme, che ha dato il via alla Settimana Santa, «cuore della fede cristiana, come ha sottolineato il vescovo. I fedeli si sono ritrovati dapprima nella chiesa del Carmine per la benedizione degli ulivi impartita da monsignor Beschi. Poi si è formata una lunga processione che, passando per via Colleoni e Piazza Vecchia, è confluita in Cattedrale per la Messa.

«Questa celebrazione solenne — ha esordito il vescovo all'omelia — vede due momenti molto intensi, che in apparenza sembrano in contrasto: la processione festosa e l'ascolto della Passione del Signore. Il primo momento ha visto riunita gente di ogni età, con gioia e canti, come avvenne all'ingresso di Gesù Cristo a Gerusalemme, acclamato come re. Nel secondo momento tutto cambia con l'ascolto della Passione di questo re. Non c'è contrasto tra questi due momenti, perché Gesù Cristo esercita il suo potere dalla Croce usando la misericordia».

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