«Il risarcimento del danno subito
devoluto ai familiari di Kristel»

«Ho già dato incarico al mio legale di provvedere in sede civile a ottenere il risarcimento del danno riconosciuto alla mia società, sotto valutazione del nostro commercialista, che andrà integralmente devoluto alla famiglia della giovane Kristel. Con la speranza che tutto questo possa in qualche modo servire». E' quanto sostiene in un comunicato stampa Massimiliano Colombo, titolare della Music factory Srl e gestore del Fluid, in relazione alle sentenza emessa lunedì per la morte della giovane bergamasca, avvenuta due giorno dopo l'assunzione di una pasticca di ecstasy all'interno della discoteca di Orio.

«A seguito della sentenza che è stata letta nella giornata di lunedì dai giudici del Tribunale di Bergamo - si legge nel comunicato - ritengo sia giunto il momento di rendere pubblica e ufficiale la posizione del sottoscritto e della mia società. La motivazione che due anni fa mi ha portato a spingere i miei legali a costituirsi parte civile in questo processo è, ed è sempre stata, solo una, il chiarire a tutti da quale parte stessimo, ossia dalla parte dei familiari della vittima e della giustizia, in ultimo la volontà di dare un monito a tutti: mai verranno tollerati, come mai lo sono stati, comportamenti delittuosi che mettono a rischio la via dei nostri clienti, oltre che la reputazione di chi lavora in un'azineda sana come la nostra».

«A prova di quanto detto e per rendere ancora più evidenti le nostre intenzioni - conclude Colombo - dichiaro pubblicamente, con estremo rispetto per il momento di dolore dei familiari della giovane Kristel e pienamente consapevole che mai alcun denaro potrà sostituire la tragica scomparasa di una giovane figlia - che ho già dato incarico al mio legale di provvedere in sede civile a ottenere il risarcimento del danno riconosciuto alla mia società, sotto valutazione del nostro commercialista, che andrà integralmente devoluto alla famiglia della giovane Kristel. Con la speranza che tutto questo possa in qualche modo servire».

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