Bonometti: «Voglio entrare
in una struttura perfetta»

«Voglio entrare in una struttura perfettamente realizzata, così come previsto dal progetto. Preferisco rinviare il trasloco di qualche mese, piuttosto che adattarmi a soluzioni affrettate, con il rischio che il problema si ripresenti nel tempo». Lo ha detto il direttore generale degli Ospedali Riuniti Carlo Bonometti - a proposito del rinvio dell'inaugurazione del nuovo ospedale a causa delle infiltrazioni d'acqua - nel corso di una tavola rotonda a cui sono intervenuti Paolo Rotondi, medico e docente della Scuola di direzione aziendale dell'Università Bocconi, Paola Marenco, responsabile del Centro trapianti di midollo dell'Ospedale Niguarda, Valter Sonzogni, direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza dei Riuniti e il collega Lorenzo Galletti, responsabile della Cardiochirurgia Pediatrica.

Bonometti ha chiesto condivisione fra i medici «perché il nuovo ospedale per intensità di cura, che mette al centro la persona, diventi una concreta realtà operativa. Sono le persone che fanno funzionare le organizzazioni, non i modelli. L'obiettivo di tutti deve essere quello di fare gruppo perché diventino omogenei i valori etici alla base dell'organizzazione che vogliamo realizzare nel nuovo ospedale».

A proposito della nuova struttura, Bonometti ha aggiunto: «Attendo prima le valutazioni dei periti. Che la zona fosse un acquitrino paludoso era noto a tutti, tanto che lo studio idrogeologico realizzato dal Comune di Bergamo è stato inserito nella documentazione relativa al bando di gara. E' evidente che una volta accertate le responsabilità, che non sono nostre, si dovranno applicare le penali».

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