Il vescovo all'Istituto Fantoni
«L'arte non è solo estetica»

L'arte e la fede, l'estetica e la bellezza, i valori artistici e quelli sociali. Su questi temi si è incentrato l'intervento del vescovo mons. Francesco Beschi in visita martedì 19 ottobre alla Scuola d'Arte applicata «Andrea Fantoni» di via Angelo Mai. Nell'Agorà dell'istituto il vescovo è stato accolto dai dirigenti scolastici - il direttore Mario Bossi, il preside Corrado Spreafico, il presidente della scuola Antonio Parimbelli - oltre che da un foltissimo gruppo di studenti.

Mons. Beschi ha posto subito l'accento sul rapporto fra arte e fede. «Bellezza ed estetica nell'arte sono di certo importanti, ma da sole non possono completarsi se non vi sono valori intrnsechi come il sacro e il buono». Se le cinque dita di una mano costituiscono lo strumento indispensabile per la creazione, la realizzazione di un'opera, «ancora cinque sono i valori - ha detto il vescovo - che essa deve contemplare: il bello, il giusto, la verità, il santo, il buono».

Da alcuni studenti sono giunte domande e sollecitazioni, in particolare per quanto riguarda il Crocifisso. «E' un segno importante - ha detto mons. Beschi - e mi spiacerebbe se venisse tolto dalle classi. Ma occorre andare oltre i segni e i simboli. Il Crocifisso ricorda Gesù, ma ricorda anche le croci della società, dell'uomo».

Una riflessione anche sulle religioni («E' importante la conoscenza del cristianesimo, ma anche delle altre religioni: oggi su questo tema vi è troppa ignoranza».

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