Tortorella: «La gente collabora»
In azione il georadar dei Ros

Concluso il 15° giorno di ricerche di Yara. «Tutte le ipotesi sono praticabili. Cerchiamo di trasformare ogni dato informativo in nostro possesso in dati investigativi e non tralasciamo alcuna pista», lo ha detto il comandante dei carabinieri, Roberto Tortorella.

ORE 18,30
Concluso il 15° giorno di ricerche di Yara. Il fine settimana e il bel tempo hanno favorito uno schieramento di circa 300 persone: è stata setacciata una vasta area che sabato ha compreso anche una porzione della Valle Imagna (in primis l'area della Ronmcola) e della Valle San Martino, il Monte Canto con i paesi di Mapello, Ambivere, Pontida e Sotto il Monte e tutta la fascia tra la ex statale Briantea e la via Marconi. La zona è stata sorvolata anche da due elicotteri. Al lavoro anche unità cinofile, ma di Yara ancora nessuna traccia.

Non è escluso che nei prossimi giorni il georadar utilizzato dai carabinieri del Ros possa essere impiegato anche in altri cantieri, oltre a quello già ispezionato nell'area dell'ex Sobea, per scandagliare il sottosuolo.

ORE 15.17

Il Corpo Forestale dello Stato in una nota dell'Ispettorato generale smentisce le notizie circolate in questi giorni sulla stampa in base alle quali «il personale del Corpo forestale dello Stato, impegnato nelle ricerche di Yara nel bergamasco, abbia accompagnato una sensitiva proveniente da Roma nelle ricerche della 13enne scomparsa». La Forestale - continua la nota - prosegue le ricerche sotto la direzione operativa della Questura di Bergamo.

ORE 15
I tifosi bergamaschi manifestano il loro affetto alla famiglia di Yara Gambirasio prima dell'inizio del derby tra Atalanta e AlbinoLeffe. In curva nord, gli ultrà nerazzurri srotolano un gigantesco striscione dedicato alla tredicenne scomparsa con la scritta: «Né proclami, né programmi spettacolari: Bergamo abbraccia in silenzio Yara e i suoi familiari. Davanti a questo immenso dolore un profondo abbraccio dal profondo del cuore». In curva sud è spuntato anche un semplice «Solidarietà alla famiglia Gambirasio».

ORE 12,45
I carabinieri che indagano sulla scomparsa di Yara Gambirasio hanno fatto entrare questa mattina i giornalisti nel cantiere del centro commerciale alle porte di Mapello, per mostrare il funzionamento del georadar. La sofisticata apparecchiatura messa a disposizione dal Ros di Roma per scandagliare il sottosuolo in cemento armato, alla ricerca di ogni possibile traccia della tredicenne.

«È uno strumento che scatta una sorta di radiografia del terreno grazie all'utilizzo delle onde radio - ha spiegato il maggiore Giuseppe Adinolfi, comandante della Compagnia di Bergamo -. Un'antenna scorre in superficie e trasmette le onde, che rimbalzano sul sottosuolo e tornano indietro per essere elaborate da un computer».

Il georadar è dunque in grado di vedere qualsiasi oggetto che si nasconde nel terreno, fino a una profondità di circa dodici metri e di mostrarlo anche in 3D. L'attrezzatura è arrivata a Brembate Sopra da tre giorni ed è stata utilizzata finora solo nel cantiere, che ormai da dieci giorni è oggetto delle indagini dei militari, ma potrebbe essere usato presto anche in altri luoghi.

«Questo attrezzo consente di chiarire i dubbi degli investigatori senza la necessità di distruggere ciò che è stato appena costruito - ha aggiunto Adinolfi - Tutti i dati sono stati raccolti e verificati».

ORE 11.50
Mohammed Fikri, il marocchino fermato e poi scarcerato in relazione alla vicenda della scomparsa della tredicenne bergamasca Yara Gambirasio è stato oggi in procura in compagnia del suo avvocato, Roberto Barbieri. Il giovane, all'uscita dalla procura, si è limitato a dire: «Sto bene», mentre il suo legale ha detto che il motivo della visita in Procura è legato a  «una istanza che ho fatto».

Si tratta probabilmente di una istanza di dissequestro dei beni personali dell'immigrato avanzata nei giorni scorsi. Fikri era stato fermato sulla scorta di una telefonata intercettata mal tradotta, nella quale, ad una prima analisi, il marocchino diceva «Allah mi perdoni, non ho ucciso». Una telefonata che poi, si è rivelata essere di tutt'altro contenuto.

ORE 11.30
«Stiamo riverificando ogni segnalazione - ha detto il colonnello Tortorella -, noi continuiamo a cercare una ragazza scomparsa». Il comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo, Roberto Tortorella, si è soffermato sulle segnalazioni che in questi giorni arrivano agli inquirenti: «C'è molta collaborazione da parte della popolazione» ha detto il militare. «Noi siamo quotidianamente in contatto con i genitori di Yara - ha aggiunto - e rispettiamo il loro riserbo».

ORE 11
La segnalazione che riguardava una interferenza nel walkie talkie di una signora di Ponte San Pietro che conversava con la figlia, a quanto si è saputo, era stata presa in considerazione il secondo giorno dalla scomparsa di Yara Gambirasio, la ragazzina sparita da Brembate Sopra, il 26 novembre scorso, e non avrebbe portato a risultati concreti. La segnalazione era giunta ai carabinieri che hanno sentito entrambe le donne ma la loro testimonianza non ha aiutato le indagini.

ORE 10
Sono già riprese, per il quindicesimo giorno consecutivo, le ricerche di Yara Gambirasio. Carabinieri, polizia, guardia forestale, vigili del fuoco e volontari della protezione civile sono tornati al lavoro nei pressi di Brembate Sopra, alla ricerca di una traccia della tredicenne. Un gruppo di volontari e agenti ha esteso le ricerche in Val Imagna alla Roncola San Bernardo. In mattinata i carabinieri del Ros torneranno nel cantiere del centro commerciale nei pressi di Mapello.



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