Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 22 Dicembre 2010
Dote scuola, dagli eventuali tagli
escluse le fasce di reddito basse
Se sarà necessario operare dei tagli nella Dote scuola, questi riguarderanno l'anno scolastico 2011-2012: lo garantisce Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, che assicura che non verranno toccate le famiglie con fasce di reddito più basse.
Non ci sarà alcun ridimensionamento dei fondi a disposizione per le varie tipologie di Dote scuola per l'anno scolastico 2010-2011. Se sarà necessario operare dei tagli, questi riguarderanno l'anno scolastico 2011-2012 e in ogni caso non toccheranno le fasce a più basso reddito né il capitolo dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale.
È quanto ha confermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel corso della conferenza stampa di fine anno. «Con il sistema della dote - ha ricordato Formigoni che era affiancato dall'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni - garantiamo contributi a 330.000 ragazzi, pari al 30% della popolazione scolastica investendo 250 milioni di euro. La dote viene garantita all'inizio dell'anno scolastico; per questa ragione gli eventuali tagli non riguardano l'anno scolastico in corso».
Parlando della qualità dell'offerta scolastica lombarda, Formigoni ha anche ricordato i risultati, resi noti recentemente, della ricerca Ocse-Pisa che «collocano la Lombardia a livello dei migliori Stati del mondo: se la Lombardia fosse uno Stato sarebbe infatti in classifica nei primi cinque posti». In particolare, gli studenti lombardi sono all'ottavo posto per la matematica e le scienze e al quarto posto per la lettura.
«Il merito - ha spiegato ancora Formigoni - va certamente agli insegnanti, ai presidi e all'impegno degli studenti ma anche alle riforme realizzate dalla Regione come quelle relative alla formazione professionale e al sistema della Dote».
A proposito della Dote, l'assessore Rossoni ne ha ricordato i principali dati: «Ogni anno la Dote viene erogata a circa 330 mila studenti: 45 mila dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, 220 mila per il sostegno al reddito, 67 mila per le scuole paritarie. Sui 250 milioni di euro di spesa, solo 50 provengono dalla Stato».
«Va anche ricordato - ha proseguito Rossoni - che prima della riforma della Dote, i contributi che adesso riguardano 220 mila studenti erano erogati a soli 30 mila ragazzi. Questo è una dato molto significativo perché testimonia la validità dello strumento che abbiamo realizzato, che è in grado di rispondere in maniera efficace ai bisogni».
UNIVERSITA'
Per quanto riguarda il sistema universitario, Formigoni ha sottolineato che in Lombardia negli ultimi quattro anni i contributi per il diritto allo studio sono stati garantiti al 100% degli aventi diritto con uno stanziamento di 200 milioni di euro.
«Grazie all'integrazione di fondi regionali - ha spiegato Formigoni - possiamo assicurare assegni adeguati al costo della vita». Sempre in tema di università, il presidente ha ricordato tre progetti, realizzati anche grazie all'impegno regionale: a Milano è stato da poco inaugurato il Campus Martinitt con 440 posti letto; a Lecco è stata posata la prima pietra per la realizzazione di un campus da 1.500 posti letto del Politecnico che sarà realizzato entro 18 mesi; a Pavia si sta avviando la costruzione di un nuovo campus da 4.000 posti letto che sarà il più grande d'Europa.
«Questo dimostra - ha commentato Formigoni - come anche in un momento di difficoltà e di ristrettezze economiche la ricerca e il capitale umano siano tra le priorità assolute della politica regionale». A testimonianza di questo Formigoni ha infine ricordato l'accordo da 120 milioni di euro in tre anni per la ricerca in settori strategici firmato con il ministro Gelmini.
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