Malles, la caserma demolita:
le vostre foto, un po' di nostalgia

A proposito della demolizione della caserma di Malles, pubblichiamo la lettera che - insieme a due foto d'«epoca» - ci ha inviato un ex alpino, Massimo Pezzotti. Una lettera dalla quale traspare un po' di sana nostalgia, tutta «alpina».

A proposito della demolizione della caserma di Malles, pubblichiamo la lettera che - insieme a due foto d'«epoca» - ci ha inviato un ex alpino, Massimo Pezzotti. Una lettera dalla quale traspare un po' di sana nostalgia, tutta «alpina».

«Spett. redazione,
innanzitutto vi voglio ringraziare per la notizia che avete pubblicato sul vostro giornale. Purtroppo la caserma non c'è più. Per me la struttura poteva essere riconvertita, era solida e resistente, poteva ospitare molte aule scolastiche ed era ben inserita anche nel paesaggio circostanze, anche se con qualche modifica.

Io penso che abbiano voluto demolirla per voler cancellare un monumento all'unificazione del Trentino all'Italia, avvenuto dopo la guerra, cosa da loro mai digerita: loro non si sentono tanto italiani, ma più austriaci. Lo si vede anche con le polemiche del Trentino sulla festa del 17 Marzo.

Così come anche a Glorenza hanno demolito la caserma per un parcheggio e la prossima sarà Silandro. Quante caserme in Italia sono ormai in disuso, non per ultima la Montelungo a Bergamo, ma mai un'amministrazione pubblica è intervenuta così velocemente per distruggere un'edificio che nel bene o nel male rappresenta una storia dell'Italia.
Ringraziando per l'accoglienza»

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