Accoltellato nel garage
Il corpo gettato in una roggia

Lo hanno ucciso a coltellate nella sua villetta di Boltiere, caricato sulla sua auto e gettato in una roggia a Osio Sopra. Mario Gaspani, 57 anni, mediatore nel settore automobilistico, è rimasto per otto ore nel fossato prima che qualcuno, sabato 26 marzo, verso le 10, lo notasse.

Lo hanno ucciso a coltellate nella sua villetta di Boltiere, caricato sulla sua auto e gettato in una roggia a Osio Sopra. Mario Gaspani, 57 anni, mediatore nel settore automobilistico, è rimasto per otto ore nel fossato prima che qualcuno, sabato mattina 26 marzo, verso le 10, lo notasse e chiamasse i carabinieri.

Il punto in cui è stato abbandonato il corpo è via Rasica, una località di campagna molto nota ai residenti della zona. La roggia è raggiungibile anche in auto, percorrendo una strada sterrata che arriva fino al ponte di Brembate, attraversando l'autostrada.

Gli assassini (sembra probabile che ad agire sia stata più di una persona) possono quindi aver scaricato il corpo senza eccessivi sforzi. Di notte la zona è frequentata per lo più da coppiette, ma a lanciare l'allarme sono stati sabato mattina due passanti, che hanno chiamato il 112.

Sono subito intervenuti i carabinieri di Osio Sotto e Treviglio insieme all'automedica del 118, ai militari del nucleo investigativo di Bergamo e ai tecnici della scientifica. Il corpo di Gaspani era a terra, in mezzo al fango, nella roggia profonda due metri e mezzo.

Indossava una camicia bianca, un paio di jeans e le scarpe. Aveva il portafogli con i documenti ma era senza cellulare. Da un primo esame esterno sarebbe stato colpito con una decina di coltellate, tutte all'altezza del torace: la camicia era completamente insanguinata.

Solo l'autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni, potrà fornire con esattezza il numero delle ferite e l'arma, si presume un coltello, con cui è stato colpito. Per tutta la giornata i carabinieri hanno setacciato la roggia, i campi e i prati: ma lì vicino scorre il Brembo e gli assassini potrebbero essersi sbarazzati dell'arma gettandola nel fiume.

I tecnici, coordinati dal pubblico ministero Franco Bettini, hanno effettuato rilievi sul corpo, nella roggia (dove c'erano alcune impronte di scarpe) e in un fazzoletto di prato accanto al fossato, vicino alla strada sterrata: queste porzioni di terreno sono state poste sotto sequestro. La salma è stata trasportata nella camera mortuaria degli Ospedali Riuniti di Bergamo.

Nella roggia non sono state trovate molte tracce di sangue: è apparso evidente che l'omicidio doveva essere stato commesso in un altro luogo. La risposta è arrivata dal garage dell'abitazione di Gaspani, in via Donizetti 24 a Boltiere. Una lunga scia di sangue.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Mario Gaspani verso le 2 del mattino sarebbe stato ucciso nel garage e caricato sulla sua auto, un'Audi A3 grigia. Gli assassini non hanno fatto altro che salire in casa, prendere le chiavi dell'auto, aprire il cancello elettrico con il telecomando e fuggire a Osio Sopra, scaricando il corpo nella roggia. 

L'uomo era in via di separazione dalla seconda moglie, una quarantenne originaria di Gorgonzola che l'altra notte non era in casa e ha saputo dell'omicidio dai carabinieri. Era padre di un figlio, avuto dalla prima moglie. Le indagini sulla vita privata di Gaspani si muovono su più fronti: gli inquirenti non escludono il movente passionale, ma tutto sembra portare al regolamento di conti. Il 57enne si occupava di import-export di auto e aveva precedenti per truffa e ricettazione risalenti a 5-6 anni fa.

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