Cava di Carobbio: dati da rivedere
L'Idv: «È un vero stravolgimento»

«Moltiplicazione di superficie», come paventa il consigliere regionale dell'Idv Gabriele Sola, o semplice errore tecnico da correggere «per consentire una puntuale applicazione del Piano cave»? Scoppia un mini-giallo, al Pirellone, sulla cava di Carobbio.

«Moltiplicazione di superficie», come paventa il consigliere regionale dell'Idv Gabriele Sola, o semplice errore tecnico da correggere «per consentire una puntuale applicazione del Piano cave»? Scoppia un mini-giallo, al Pirellone, sulla cava di Carobbio degli Angeli, in località Monte Castello, in prossimità dei confini con i Comuni di Grumello, Gandosso e Trescore.

Tutto nasce da una proposta d'atto amministrativo arrivata in discussione alla commissione Ambiente, che propone la correzione della scheda e della planimetria del sito estrattivo, inserito nel Piano cave della nostra provincia (datato 2008). La scheda attuale attribuisce alla cava una superficie di 0,3 ettari; con questo provvedimento il dato verrebbe portato a 4,2 ettari, lasciando però invariati i volumi di materiale estraibile.

Nella delibera regionale la misura viene spiegata con la necessità di correggere un errore segnalato dagli uffici di via Tasso, in quanto la delimitazione della cava riportata dalla planimetria attuale non è «tale da consentire l'estrazione del volume di materiale previsto dal Piano».

Circostanza confermata dall'assessore provinciale all'Ambiente, Pietro Romanò: «La cava di Carobbio è stata introdotta nel Piano cave non dalla Provincia, ma dalla Regione - premette -. Ci sono però due errori materiali: nella scheda non sono precisate le prescrizioni tecniche e si utilizzano una planimetria e una scheda sbagliate, risalenti al 2000. Va quindi fatta una correzione, ma la volumetria da estrarre resta invariata. Se poi qualcuno vuole far polemica...».

Il riferimento è a Gabriele Sola, che ha sollevato l'argomento in un comunicato, parlando di «un vero e proprio stravolgimento» della cava e aggiungendo che «è grave il tentativo di farlo passare come una semplice rettifica: vogliamo vederci chiaro. L'area interessata dalla cava è di particolare pregio e rilevanza. Il consumo dissennato del suolo rappresenta un'emergenza. Una proposta di legge per contrastarlo fu depositata da Legambiente ad inizio legislatura. Sarebbe tempo di rispolverarla».

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