Teleriscaldamento a Dalmine
Dopo dieci anni il via ai lavori

Per la rete di teleriscaldamento per le piscine e il velodromo di Dalmine scatta il conto alla rovescia. Chiuse le procedure formali – come l'approvazione di una bozza di convenzione con la Società Autostrade – si darà il via ai lavori.

Per la realizzazione della rete di teleriscaldamento per le piscine e il velodromo di Dalmine è ormai scattato il conto alla rovescia. Una volta chiuse tutte le procedure prettamente formali – tra cui l'approvazione di una bozza di convenzione con la Società Autostrade che approderà in Consiglio comunale questa sera a partire dalle 20,30 – dovrebbero infatti essere avviati i lavori.

Peccato che dietro alla realizzazione dell'opera si sia accumulato un ritardo di circa dieci anni. La rete di teleriscaldamento a servizio delle piscine e del velodromo, infatti, avrebbe dovuto essere realizzata da Rea, la società che gestisce il termovalorizzatore, per essere poi ceduta in proprietà al Comune di Dalmine, in base ad una convenzione stipulata più di una decina di anni fa in occasione della realizzazione dell'impianto di via Provinciale.

«In questa convenzione firmata con la Rea – spiega il sindaco di Dalmine Claudia Maria Terzi – era previsto che la società che gestisce l'inceneritore avrebbe dovuto smaltire il vapore incanalandolo nel teleriscaldamento per la piscina e il velodromo. Ma a distanza di dieci anni quella convenzione non è ancora diventata operativa. Come amministrazione comunale, una volta eletti abbiamo cercato di capire quali sono state le motivazioni che non hanno portato alla concretizzazione di quanto previsto nella convenzione». Ma ad oggi non è ancora chiaro il perché tutto sia rimasto sulla carta.

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