L'Albenza piange la sua Giulia
Tanti fiori e lacrime al cimitero

Quella mano tenuta ferma sulla bara bianca quasi a voler trattenere la sua piccola rimarrà impressa in modo indelebile nella mente di chi due giorni fa ha partecipato ai funerali di Giulia Tironi. «Un momento terribile» diventato la tragedia di un'intera comunità.

Quella mano tenuta ferma sulla bara bianca quasi a voler trattenere la sua piccola rimarrà impressa in modo indelebile nella mente di chi due giorni fa ha partecipato ai funerali di Giulia Tironi. «Un momento terribile» diventato la tragedia di un'intera comunità, quella dell'Albenza di Almenno San Bartolomeo, trecento anime e un sorriso in meno.

Quello di Giulia, scivolata con la sua bicicletta giù dalla scarpata che separa casa sua dalla strada sottostante, morta in un giorno di sole, sabato, fatto di giochi col fratellino e due pedalate. In tanti mercoledì hanno raggiunto il cimitero dell'Albenza per pregare davanti alla sua fotografia, portare un fiore, piangere, dare un segno di vicinanza a una famiglia distrutta dal dolore.

Sono momenti difficili e dolorosi per questa piccola comunità. Lo sottolineano il parroco don Dante Cortinovis e il direttore dell'oratorio don Luca Ceresoli. «È inutile dirlo, è una comunità sotto choc - commenta don Cortinovis -, noi rispettiamo il dolore della famiglia e stiamo pensando di organizzare una veglia, all'inizio di settembre, con gli alunni della seconda elementare, i compagni di Giulia, e con i loro insegnanti, per estenderla a tutta la scuola primaria di Almenno San Bartolomeo».

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