Treno ko e niente assistenza
Il giudice condanna Trenitalia

La condanna in Tribunale di Trenitalia, che dovrà risarcire una pendolare lodigiana di 36 anni per danni morali, in questi ultimi giorni ha fatto notizia e sembra aver spianato la strada alle «class action» dei pendolari esasperati dai continui disservizi.

La condanna in Tribunale di Trenitalia, che dovrà risarcire una pendolare lodigiana di 36 anni per danni morali, in questi ultimi giorni ha fatto notizia e sembra aver spianato la strada alle «class action» dei pendolari esasperati dai continui disservizi.

In realtà, quanto stabilito dal giudice di pace di Lodi, non è un caso unico ma solo l'ultima condanna in ordine di tempo. Al tribunale di Bergamo, infatti, un altro magistrato ha condannato Trenitalia, che nel giugno dell'anno scorso è stata ritenuta responsabile di inadempimento contrattuale nei confronti di una signora vittima di un viaggio «incubo» come quelli che spesso riportiamo proprio su L'Eco.

«Trenitalia - si legge nella sentenza del giudice di pace Renzo Pitocchi - non ha garantito in alcun modo l'esecuzione della prestazione con le modalità e i tempi stabiliti all'atto di acquisto del titolo di viaggio». Così il gruppo delle Ferrovie dello Stato, dopo due anni di udienze, ha dovuto pagare il rimborso del costo del biglietto di 57 euro, risarcire il danno non patrimoniale di 500 euro, e sostenere pure il pagamento delle spese legali. Totale 1.777 euro.

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