Cisano: traffico sulla Briantea
Genitori d'accordo sulla chiusura

Cronaca di un'ordinaria mattinata di traffico senza fine lungo il tratto di Briantea che attraversa Cisano. Un'interminabile coda di auto e rumoroso serpentone di lamiera che ieri di buon'ora, come ogni mattina, ha invaso il centro.

Cronaca di un'ordinaria mattinata di traffico senza fine lungo il tratto di Briantea che attraversa Cisano. Un'interminabile coda di auto e rumoroso serpentone di lamiera che ieri di buon'ora, come ogni mattina, ha invaso il centro.

Non c'è scampo per nessuno, né per chi viaggia verso Lecco, né per chi si dirige verso Bergamo, né tantomeno per i residenti che ogni giorno devono fare i conti con rumori, tir e inquinamento. Loro sperano che la situazione cambi presto e si dicono favorevoli alla chiusura del traffico annunciata dal sindaco di Cisano Pietro Vitali, in attesa della realizzazione delle famosa variante.

Stefania Regolini accompagna il figlio iscritto al primo anno di scuola media a piedi scendendo dalla frazione di Villasola. «Sono meno di dieci minuti a piedi - dice la mamma - ma il tratto più pericoloso è la Briantea. La presenza dei vigili è importante ma per garantire la sicurezza e una migliore qualità dell'aria la strada deve essere chiusa ai camion».

A confermare un caos generale c'è anche un papà, Marco Nava, che prima di raggiungere il suo posto di lavoro, accompagna il figlio al suo primo giorno di scuola alle medie. «Tecnicamente è tutto possibile - sostiene Nava, che è responsabile dell'ufficio tecnico del comune di Valmadrera (Lecco) -. La realizzazione della variante non è di certo semplice, ma fattibile. L'iniziativa del sindaco è ovviamente provocatoria: nel frattempo sarebbe utile studiare una mobilità alternativa o attraversamenti protetti».

Sono più di trentamila i veicoli che passano ogni giorno da Cisano. Gli automobilisti e i camionisti devono armarsi di pazienza e rassegnarsi a una lunga coda tra Pontida e Calolzio. I pedoni devono avere l'occhio vigile perché il pericolo di essere investiti è sempre in agguato. E i residenti di via Mazzini? Quasi scontato immaginare come «se la passano», costretti come sono a fare i conti con rumori dalle quattro della mattina fino a tarda sera.

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