Ancora una tragedia sulle strade
Muore un ventenne di Bariano

Non si ferma purtroppo la tragica catena di giovani vite spezzate in incidenti stradali: dopo Daniele Sala venerdì e Atis Taci sabato mattina, sabato sera è morto a Palazzolo Andrea Monticelli, 20 anni di Bariano, passeggero di una Citroen C2 che si è cappottata.

L'auto su cui stava viaggiando è uscita di strada ribaltandosi più volte in un campo: è stato sbalzato fuori dall'abitacolo e l'impatto non gli ha dato scampo. È così che sabato notte 1° ottobre, sull'ex statale Ogliese a Palazzolo sull'Oglio, nel Bresciano, è morto Andrea Monticelli, 20 anni, di Bariano.

Andrea era a bordo di una Citroën C2. Lui e il suo amico al volante dell'auto, un ventunenne sempre di Bariano che ha riportato solo ferite lievi, avrebbero deciso di trascorrere una serata all'«Afro Dylan», locale di Coccaglio, nel Bresciano. La dinamica dell'incidente è ancora in fase di accertamento. Secondo una prima e sommaria ricostruzione dalla polizia stradale di Chiari, che ha effettuato i rilievi, la Citroën percorreva l'ex statale Ogliese in direzione dell'abitato di Palazzolo. A un certo punto, per cause ancora da accertare, ha iniziato a sbandare. L'incidente è accaduto su un tratto rettilineo che si trova dopo una curva. Probabilmente, uscito dalla curva il conducente ha perso il controllo dell'auto finendo fuori strada. La C2 si è rovesciata più volte distruggendosi. Andrea Monticelli è stato sbalzato fuori dall'abitacolo.

Alcuni automobilisti che hanno assistito all'incidente hanno dato l'allarme. Sul posto sono poco dopo sono intervenuti i mezzi di scorso del 118: le condizioni del ventenne sono apparse subito disperate. Il medico ha cercato per circa mezz'ora di rianimarlo. Alla fine, però, purtroppo non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.

La salma del ventenne è stata composta nella camera mortuaria del cimitero di Palazzolo. Il conducente dell'auto è stato invece trasportato all'ospedale di Chiari: per lui solo ferite lievi. Andrea aveva conseguito il diploma di ragioneria all'istituto Rubini di Romano e da due anni frequentava con profitto la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bergamo: voleva diventare avvocato. Era anche un grande appassionato di calcio e seguiva la squadra di calcio locale, la Pro Bariano. Con i suoi amici frequentava i bar del centro del paese e alcune discoteche della zona fra cui soprattutto «La Locanda del santo bevitore» di Cavernago. Per spostarsi usava spesso la sua auto, una Mercedes Classe A che sabato notte aveva deciso di lasciare a casa.

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