Bergamo capitale della cultura
Sul nostro sito si voterà il logo

L'obiettivo è ambizioso: la nomina di Bergamo a capitale europea della cultura nel 2019. Che la città intendesse presentare la sua candidatura ufficiale per la designazione italiana (un riconoscimento analogo è previsto per la Bulgaria) lo si sapeva da un pezzo, ma ora dalle parole si sta passando decisamente ai fatti. Dopo la convocazione dei cosiddetti tavoli territoriali ecco infatti un altro passo molto concreto: il bando per la scelta del logo al quale contribuirà anche il nostro giornale.

Fino al 18 novembre potranno essere presentate le proposte che, una volta scaduto il termine, verranno valutate da una giuria incaricata di selezionarne cinque: il verdetto finale spetterà ai lettori de L'Eco grazie a un sondaggio proposto attraverso il sito www.ecodibergamo.it.

Ma quali caratteristiche dovrà avere il nuovo marchio? I requisiti fondamentali sono tre: la riconoscibilità, il carattere emozionale e una visione strategica in grado di esprimere il valore culturale della città. «Si tratta – spiegano a Palafrizzoni – di connotare il nostro territorio, valorizzarne l'identità comunicando però chiaramente la nostra apertura all'Europa intera». Altra parola chiave è versatilità: «Il logo – si legge ancora nel bando – dovrà essere comprensibile e utilizzabile in tutto il mondo, riproducibile su tutti i media e in grado di mantenere visibilità, equilibrio e valori estetici su qualsiasi scala».

Il bando - al fine di favorire la più ampia partecipazione possibile - è aperto a tutti e il vincitore si impegnerà a donare la propria opera alla città. Per lavorarci c'è tempo un mese abbondante. Le buste contenenti gli elaborati dovranno pervenire infatti all'ufficio protocollo del Comune entro il 18 novembre. Non farà fede la data dell'eventuale spedizione postale, bensì quella di ricezione. Se arrivate all'ultimo meglio quindi consegnarlo a mano: l'ufficio protocollo è aperto da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30; il mercoledì: dalle 8,30 alle 12,30.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 15 ottobre