Federconsumatori all'attacco:
in Lombardia nuovi «superticket»

«Non bastava la scelta "creativa”  adottata dalla Regione ad agosto... Ora si è deciso di “aumentare il livello della qualità delle cure tagliando  gli sprechi”». È quanto scrive Federconsumatori Bergamo, parlando di «superticket Lombardia».

«Non bastava la scelta "creativa”  adottata dalla Regione Lombardia il 1° agosto di quest'anno in tema di supplemento  dei ticket per singola  ricetta, con la quale si arriva a pagare sino a 30 € oltre il ticket di partecipazione alla spesa sanitaria: ora, i nostri amministratori regionali hanno deciso di “aumentare il livello della qualità delle cure tagliando  gli sprechi”».

È quanto scrive Federconsumatori Bergamo, parlando di «superticket Lombardia» che, per l'associazione, sono uguali a «supertasse sulla sanità».«E gli sprechi - si legge in un comunicato - continuano».

«Per raggiungere il risultato - dice Federconsumatori - intendono  far pagare una serie di prestazioni che sinora erano state erogate gratuitamente, in quanto si trattava di interventi praticati in day hospital. È bastato cambiare la denominazione da day hospital in “macro attività ambulatoriale complessa” e il gioco è fatto».

Questo, si domanda l'associazione consumatori della Cgil «significa che nel ramo “sprechi da tagliare ” dobbiamo includere gli interventi per cataratta, tunnel carpale, vene varicose,  artroscopie e diversi tipi di riabilitazione?».

Inoltre per Federconsumatori «rimane un dubbio sulle quote a carico dei pazienti “non esenti”. Se il ticket per le cure di cui sopra sarà di € 66,00, a quanto ammonterà la quota da pagare per ricetta? Ovviamente sarà proporzionale al costo della prestazione che, nel caso di ticket di 66€ , è probabile superi i 100 €. Questo significherà ulteriori 30 €  per via della tassa sulla ricetta».

In sostanza, aggiunge l'associazione, «chi si ammalerà  delle patologie ritenute dalla Regione non degne di assistenza gratuita,  per avere prestazioni sanitarie adeguate prossimamente, a meno di auspicabili ripensamenti delle linee guida regionali, dovrà pagare 99 euro. Per causa principalmente della situazione economica attuale, i cittadini/consumatori dovranno subire anche questo».

Però - conclude Federconsumatori - «non è accettabile che  chi ci amministra continui a raccontarci  favole e non si applichi a contrastare i veri grandi sprechi, quale quello relativo all'abnorme aumento dei costi per la realizzazione del nuovo ospedale di Bergamo».

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