Lallio, vertice dopo l'esplosione:
sotto osservazione la ciminiera

Dopo la tragica esplosione avvenuta prima dell'alba di venerdì, 25 novembre, Lallio conta i danni e valuta come procedere per poter tornare lentamente alla normalità. Osservata speciale è la ciminiera della Ca-Ma: per martedì è attesa la perizia.

Dopo la tragica esplosione avvenuta prima dell'alba di venerdì, 25 novembre, Lallio conta i danni e valuta come procedere per poter tornare lentamente alla normalità. Osservata speciale è ora la ciminiera della Ca-Ma: per martedì è attesa la perizia sulla sua stabilità.

Dall'incontro che si è tenuto sabato mattina in Comune sono emerse prime indicazioni confortanti: la ciminiera sembra solida. Ma considerata la sua altezza, e il fatto che se dovesse cadere uscirebbe dal perimetro della fabbrica, si è preferito andare con i piedi di piombo. Anche perché la «torre» ha un peso di 940 tonnellate e un'altezza di circa 50 metri.

All'appuntamento c'era il sindaco di Lallio, Massimo Mastromattei, accompagnato dall'assessore comunale all'Ambiente. Al loro fianco il comandante dei carabinieri di Curno, Mondì, e il comandante della polizia locale di Lallio, oltra a rappresentanti di tante associazioni attive in paese.

L'incontro era stato organizzato per fronteggiare e coordinare la sicurezza sul territorio. Centrale il tema della solidità della monumentale ciminiera costruita nel secolo scorso. Fortunatamente, stando ai calcoli, anche nella remota ipotesi che l'esplosione ne avesse minato la solidità, in caso di caduta la ciminiera cadrebbe in buona parte all'interno della fabbrica. C'è la possibilità di una fuoriuscita di materiali, ma in una zona dove non ci sono abitazioni.

I tecnici della Ca-Ma incaricati della verifica preliminare avrebbero comunque confermato la solidità della struttura.

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