Bergamasca: il 70% dei paesi
sorvegliato dal Grande fratello

Le telecamere sono diventate in pochi anni uno strumento di cui i Comuni bergamaschi non riescono quasi più a fare a meno. secondo una ricerca de L'Eco, i paesi bergamaschi che con «occhi elettronici» sono ben 167 su un totale di 244.

Ormai sono quasi ovunque. All'angolo della strada, in piazza, al parco, persino al cimitero e alla piazzola ecologica. Giorno e notte registrano i movimenti di chiunque passa sotto i loro «occhi» e, sempre più spesso, memorizzano anche i numeri di targa delle auto. Le telecamere sono diventate in pochi anni uno strumento di cui i Comuni bergamaschi non riescono quasi più a fare a meno.

Era il 1999 quando Telgate decise di installarle sul proprio territorio, diventando il primo Comune italiano a sperimentare questo sistema di sorveglianza: oggi, secondo una ricerca condotta da L'Eco di Bergamo, i paesi bergamaschi che hanno attivato gli «occhi elettronici» sono 167 su un totale di 244: quasi il 70%. Una crescita vertiginosa, che dopo il test di Telgate ha viaggiato con una media di 14 nuovi Comuni all'anno: di questo passo, tra cinque anni tutti i centri della provincia potrebbero essere «coperti».

A far esplodere il fenomeno nel decennio sono stati i numerosi campanelli d'allarme sul tema della sicurezza, che periodicamente hanno suonato accompagnati dal loro corollario di furti in casa, scippi, rapine. Nella Bergamasca, in particolare, l'aumento più consistente si è registrato tra il 2003 e il 2004, proprio all'indomani della stagione delle «rapine in villa» che destò grande allarme sociale in tutto il Nord Italia. Da quel momento la crescita è stata inarrestabile, complici anche i costi in discesa e le prestazioni sempre migliori degli impianti.

Tra i Comuni che più di recente hanno scelto di attivare le telecamere ci sono Gandino, Schilpario e Ponteranica, mentre la videosorveglianza non è ancora attiva in diversi paesi: per esempio, sono scoperte ampie zone della Val Brembana, della Val Seriana e della Valle Imagna (qui il Distretto del commercio sta studiando la possibile soluzione), i Comuni attorno a Cene, dove l'idea c'è da qualche anno ma è ancora sulla carta, e alcuni comuni del lago d'Iseo.

Grandi assenti: Albino e Zanica, ma ancora per poco. Il primo, smantellato il vecchio impianto alla scadenza della convenzione, da un anno ha solo un paio di telecamere puntate nella zona del Comune, ma sta studiando i preventivi per un nuovo sistema di ultima generazione nei punti sensibili del territorio. Il secondo sta per aprire un bando che porterà all'installazione degli impianti. Completamente videosorvegliata, invece, la Bassa Bergamasca.

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