Mario e l'ospedale per il Nepal:
una solidarietà senza confini

All'attività alpinistica Mario affiancava da tempo iniziative di solidarietà. La principale è quella per l'ospedale di Kalika, nella valle del Dolpo, una delle più povere del Nepal. Era stato inaugurato nell'autunno del 2009, dopo un lungo lavoro.

All'attività alpinistica Mario affiancava da tempo iniziative di solidarietà. La principale è quella per l'ospedale di Kalika, nella valle del Dolpo, una delle più povere del Nepal. Era stato inaugurato nell'autunno del 2009, dopo un lungo lavoro portato avanti dallo scalatore assieme all'associazione «La goccia» e a tantissimi altri amici.

Merelli aveva firmato un progetto di solidarietà a favore delle popolazioni locali.  Il Kalika family health hospital rappresenta l'unica struttura sanitaria in grado di assistere quanti abitano nella valle senza costringerli a lunghissimi trasferimenti.

Prima non esisteva altro su un territorio molto vasto e dai difficili collegamenti. L'edificio è stato intitolato a tutti i caduti in montagna con una targa e due foto: quella di Patrizio Merelli (padre di Mario) e di Sergio Dalla Longa scomparso sul Dhaulagiri nel 2007 che simboleggiano un po' tutti gli alpinisti rimasti vittime di incidenti in quota, sottolineando ulteriormente il legame con la provincia di Bergamo.

Kalika è una provincia nel nord-ovest del Nepal, la più grande, la più povera e la più abbandonata. La vera emergenza è costituita dalla carenza sanitaria che colpisce soprattutto donne e bambini. In tutta la regione, infatti, prima c'era è un solo ospedale mal equipaggiato e troppo distante dai villaggi. Di conseguenza il 90% dei parti avveniva in casa e la percentuale di madri che morivano mettendo alla luce il proprio figlio è del 3%, mentre la mortalità infantile raggiunge il 50% nel primo anno di vita. Grazie anche a Merelli la situazione è migliorata.

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