Porta Sud, avanti piano
ma verso dove non si sa

Da società per azioni (spa), Porta Sud si è trasformata in una srl (a responsabilità limitata). Il cambiamento è soprattutto economico: per la spa la legge prevede un capitale minimo pari a 120 mila euro, soglia sotto cui Porta Sud, per effetto di interventi e costi sostenuti finora, era scesa.

Da società per azioni (spa), Porta Sud si è trasformata in una srl (a responsabilità limitata). Il cambiamento è soprattutto economico: per la spa la legge prevede un capitale minimo pari a 120 mila euro, soglia sotto cui Porta Sud, per effetto di interventi e costi sostenuti finora, era scesa.

Rendendo necessaria o una ricapitalizzazione o, appunto, la trasformazione in srl, che può avere un capitale minimo di diecimila euro (cifra su cui si è attestata la scelta dell'assemblea dei soci). Le attività della società (per esempio commissionare progetti, organizzare concorsi, o quant'altro verrà deciso) saranno ora finanziate attraverso un contratto di servizio stipulato con i soci (mentre la spa utilizzava direttamente il capitale sociale).

Dal punto di vista gestionale non sono per ora state decise modifiche: rimane il consiglio di amministrazione di Porta Sud spa, guidato da Pierluigi Buzzanca. Con una modifica allo statuto, è stato anche risolto il dubbio sollevato dalla Provincia che Porta Sud fosse da considerarsi come una stu (società di trasformazione urbana) e quindi non trasformabile in srl: ogni riferimento alla stu (attività che la società non ha mai espletato) è stato eliminato.

«Di concerto con le istituzioni, abbiamo tracciato il quadro. Ora bisogna disegnarci sopra». Impresa non facile, in tempi di «nuvole sul mercato immobiliare», ma Carlo De Vito assicura che le Ferrovie, nel maxi progetto di Porta Sud, continuano a crederci. Rassicurazione tutt'altro che banale: i rallentamenti e le difficoltà che il piano ha incontrato in questi anni avevano anche fatto temere che il gruppo, che è della partita insieme a Comune di Bergamo, Provincia e Camera di Commercio, potesse decidere di sfilarsi.

Il coinvolgimento dei privati è un obiettivo sottolineato da tutti i soci, e sarà senza dubbio uno dei nodi fondamentali su cui dovrà lavorare la rinnovata Porta Sud. «Saranno i soci a indicarci gli obiettivi – spiega il presidente di Porta Sud, Pierluigi Buzzanca –. Il finanziamento necessario a portarli avanti, poi, avverrà attraverso un contratto di servizio».

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