Villa Sottocasa, danni incalcolabili
I pompieri al lavoro fino alle 3

Si è salvato solo il piano terra con i suoi affreschi e gli stucchi settecenteschi. Tutto il resto è stato bruciato, i pavimenti si sono sbriciolati e i muri secondari accartocciati. Mercoledì alla Villa Sottocasa sono divampate fiamme che hanno avvolto il simbolo di Pedrengo.

Si è salvato solo il piano terra con i suoi affreschi e gli stucchi settecenteschi. Tutto il resto è stato bruciato, i pavimenti si sono sbriciolati e i muri secondari si sono accartocciati. Ieri mattina sul tetto della Villa Sottocasa sono divampate fiamme alte diversi metri che per ore hanno avvolto il simbolo di Pedrengo.

Impossibile quantificare i danni riportati dall'edificio che nella sua integrità aveva un valore commerciale fra i tre e i quattro milioni di euro. Dieci le squadre dei vigili del fuoco che sono accorse per domare l'incendio. L'intervento è durato tutta la giornata e si è protratto anche nella notte per domare piccoli focolai e rimettere in sicurezza la struttura.

Le operazioni dei pompieri si sono concluse verso le 3, quando hanno lasciato il testimone ai volontari della protezione civile che hanno tenuto sotto osservazione l'area per sicurezza e per evitare che qualcuno potesse magari entrare.

Difficile accertare le cause, anche se è esclusa l'origine dolosa. A scoprire l'incendio è stata la famiglia di custodi che vive in un'ala della dimora dei conti Sottocasa. Attorno alle 7, in un angolo del tetto dell'appartamento che si affaccia su via Don Agazzi al civico 1, il rogo ha iniziato a ingrossarsi, alimentato dal legno vecchio che regge il sottotetto.

Gianbattista Bani, la moglie e il figlio hanno tentato di spegnere le fiamme con alcuni estintori, ma sono dovuti scappare. La famiglia dei custodi stamattina è ritornata alla villa per recuperare le poche cose che si sono salvate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA