La lettera del sindaco Saita a Monti
Il Pd «assolutamente intempestiva»

La lettera del sindaco di Seriate al premier Mario Monti «è assolutamente intempestiva, oltre che ridondante rispetto alle tante iniziative in essere, prima tra tutte quella dell'Anci». È quanto sostiene il Circolo del Partito democratico di Seriate.

La lettera del sindaco di Seriate al premier Mario Monti «è assolutamente intempestiva, oltre che ridondante rispetto alle tante iniziative in essere, prima tra tutte quella dell'Anci». È quanto sostiene il Circolo del Partito democratico di Seriate.

Che aggiunge: «La difficile situazione che stiamo vivendo non parte specificatamente da iniziative del Governo in carica, anzi, è riferibile all'operato dei governi che l'hanno preceduto, governi in cui la Lega (partito del nostro Sindaco) la faceva da padrona».

Insomma «l'uscita del nostro Sindaco pare esclusivamente una trovata propagandistica...»

Ecco il testo completo della lettera inviata a L'Eco
«Caro direttore,
in merito alla lettera che il nostro Sindaco Saita ha indirizzato al Presidente del Consiglio Mario Monti riteniamo opportuno segnalare alcuni aspetti che, a nostro parere, sono doverosi, se non altro per chiarire meglio la situazione in cui ci troviamo.

Dobbiamo subito dire che la lettera del nostro Sindaco è assolutamente intempestiva, oltre che ridondante rispetto alle tante iniziative in essere, prima tra tutte quella dell'ANCI. L'intempestività è data dal fatto che la difficile situazione che stiamo vivendo non parte specificatamente da iniziative del Governo in carica, anzi, è riferibile all'operato dei governi che l'hanno preceduto, governi in cui la Lega (partito del nostro Sindaco) la faceva da padrona. 

L'IMU, la tanto contestata tassa sugli immobili è stata reintrodotta dall'ultimo Governo Berlusconi dopo che l'ex premier stesso la tolse con un'operazione propagandistica, compensandola con un ulteriore incremento del già altissimo debito pubblico. Viene da chiedersi come mai la lettera non venne mandata a Berlusconi (tra l'altro in Consiglio Comunale negli anni scorsi abbiamo spesso “punzecchiato” il Sindaco in questo senso).

L'uscita del nostro Sindaco pare esclusivamente una trovata propagandistica dove, tra l'altro, si evidenzia come straordinaria una gestione ordinaria (la buona amministrazione è un dovere), dove l'evidente sbilancio delle entrate rispetto alle uscite è dato semplicemente da un abuso delle concessioni edilizie, non dalle doti mirabolanti e miracolistiche di qualcuno.

Troviamo anche di cattivo gusto l'uscita personale del primo cittadino quando, nel merito della questione, ci sono atti depositati che dovranno essere discussi in Consiglio Comunale: non interessa al Sindaco cosa ne pensano in merito Il PD, la Lista Civica Albatro, la PDL (peraltro alleata in Giunta) e PRC?

La Città di Seriate può vantare, questo si, un alto livello di preparazione e capacità del personale (tutto il personale), non sempre giustamente ed adeguatamente riconosciuto.

Infine, caro Direttore, ci permetta di sollevare la questione che più ci sta a cuore: a Seriate non esiste da anni una Politica vera, quella che richiederebbe capacità di visione prospettica, programmazione nel lungo periodo: l'Amministrazione si chiude sempre  a riccio in una sorta di auto-protezione, sempre giustificata con la mancanza di risorse. Non ci sono spazi per lo sport, non ci sono spazi ed iniziative per gli adolescenti, non esiste una visione chiara sulla realizzazione di piste ciclo-pedonali (provate ad attraversare la nostra città da nord a sud o da est ad ovest….), non esiste un piano serio per l'edilizia convenzionata che vada incontro alle necessità delle giovani coppie, non esiste un piano del traffico che preveda zone a traffico limitato e/o tracciati circolari a senso unico con facile accessibilità per i pedoni e i ciclisti.

Esiste però una grande capacità del Sindaco di cogliere qualsiasi occasione per mettersi in mostra (ricordiamo la questione delle bandiere gialle per l'aeroporto, la gita a Milano sul treno pendolari eccetera) evitando accuratamente di individuare responsabilità quando queste riguardano la sua parte politica.

Ci sorge il sospetto che si tratti più di narcisismo che di volontà effettiva di confrontarsi con i problemi. Ma è solo un sospetto».
A cura del Circolo del Partito Democratico di Seriate

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