Treviglio, testa di capra fuori casa:
una minaccia o una goliardata?

Che ci faceva sul muretto di recinzione di una villa trevigliese la testa mozzata di una capra ben cotta allo spiedo? Se lo sono chiesti i passanti che hanno notato l'insolita presenza della testa caprina sistemata alla base della rete di recinzione di una casa di viale Filagno.

Che ci faceva sul muretto di recinzione di una villa trevigliese la testa mozzata di una capra ben cotta allo spiedo? Se lo sono chiesti i passanti che nei giorni scorsi hanno notato l'insolita presenza della testa caprina sistemata alla base della rete di recinzione di una casa di viale Filagno, a pochi metri dalla piazza del tribunale, lungo la prima circonvallazione cittadina.

A porsi il quesito anche gli agenti del locale commissariato di polizia, intervenuti sul posto per procedere ai rilievi, immortalare l'oggetto incriminato e quindi portarsi via il resto dell'animale per cercare di risalire alle ragioni dell'incomprensibile gesto.

Dal commissariato escludono comunque che si tratti di un atto intimidatorio nei confronti dei residenti. Se lo fosse - ma agli stessi interessati non è chiaro per quale motivo - si tratterebbe di una prima assoluta, in quanto simili «messaggi» si registrano storicamente, soprattutto al Sud.

Ma anche in questo caso vengono usate teste mozzate di cavalli e maiali, non di capra ben cotta, presumibile scarto di un banchetto consumato altrove. Escluso un messaggio minaccioso, è stata valutata la possibilità di un simbolismo satanico, che però viene accompagnato solitamente da altri elementi esoterici di contorno, assenti invece in questo caso.

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