Riscaldamento ancora acceso?
Si può, ma al massimo per 7 ore»

A spezzare l'incanto di una primavera anticipata sono arrivate piogge e basse temperature. E quando il freddo inizia a farsi sentire, plaid e copertine non sono più sufficienti. La tentazione è di accendere di nuovo il proprio impianto di riscaldamento. Ma la legge lo consente?

A spezzare l'incanto di una primavera anticipata sono arrivate piogge e basse temperature. E quando il freddo inizia a farsi sentire, plaid e copertine non sono più sufficienti. La tentazione è di accendere di nuovo il proprio impianto di riscaldamento. Ma la legge lo consente?

L'ultimo giorno in cui è possibile tenere in funzione gli impianti è il 15 aprile, ma in casi come questi, dove le temperature non rispecchiano la normale «stagione termica», sono previste alcune deroghe. A delineare la situazione Massimo Bandera, assessore all'Ambiente, Energia ed Opere del Verde del Comune di Bergamo.

«In questi ultimi giorni i nostri uffici hanno ricevuto molte telefonate di cittadini, che chiedevano se era consentito accendere gli impianti. Informo tutti i cittadini che è possibile mantenere in funzione gli impianti termici oltre il 15 aprile per un numero massimo di 7 ore giornaliere nella fascia oraria dalle 5 alle 23, in presenza di condizioni climatiche che ne giustifichino il funzionamento, come nei giorni scorsi».

Ma gli impianti di riscaldamento sono tornati al centro dell'attenzione anche per altri motivi: «Una nuova normativa prevede che, per gli impianti centralizzati precedenti al 1997 con potenza sopra i 350 kW e che siano a servizio di più unità immobiliari, l'obbligo delle valvole termostatiche e la contabilizzazione entro il primo agosto 2012 - spiega Bandera -. In città di tratta di circa 400 impianti».

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