Dopo le accuse di tangenti
la Lega chiede i danni: 10 milioni

Proprio mentre la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo sulla gestione economica della Lega Nord anche in terra Toscana, il Carroccio ha dato mandato ai suoi legali di avviare azioni legali verso chiunque accosti il nome della Lega a vicende di tangenti.

Proprio mentre la Procura di Firenze ha aperto un fascicolo sulla gestione economica della Lega Nord anche in terra Toscana, il Carroccio ha dato mandato ai suoi legali di avviare azioni legali verso chiunque accosti il nome della Lega a vicende di tangenti.

«La Lega Nord - si legge nel comunicato ufficiale -, dopo aver effettuato le opportune verifiche al riguardo, ha dato mandato ai propri legali di procedere legalmente (sia con azioni civili che penali) nei confronti di Lorenzo Borgogni (l'ex direttore centrale delle relazione esterne di Finmeccanica, ndr) e di tutti coloro che, a vario titolo, hanno associato, associano o assoceranno il nome della Lega Nord a vicende di tangenti».

La nota del Carroccio fa riferimento all'inchiesta su presunte tangenti versate al partito nell'ambito di commesse internazionali di Finmeccanica di cui ha parlato lo stesso Borgogni ai magistrati. «La Lega Nord, attraverso i suoi legali, promuoverà pertanto tutte le azioni necessarie, nelle opportune sedi competenti, al fine di ottenere - conclude la nota - un risarcimento non inferiore ai 10 milioni di euro da chi ha associato il suo nome, o lo assocerà, a vicende di tangenti».

L'inchiesta in Toscana è nata invece da un'intervista pubblicata il 12 aprile sul Corriere Fiorentino ad un ex revisore dei conti della Lega Nord Toscana, Alessandro Pucci.


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