Trasloco al Beato Giovanni XXII
Per le carte slitterebbe al 2013

«Entro la fine di quest'anno saremo operativi nel nuovo "Papa Giovanni XXIII"», assicurava non più tardi di tre mesi fa il dg dei Riuniti Carlo Nicora. Ne siamo certi? Perché a rafforzare i dubbi c'è una data nelle pieghe della relazione di collaudo.

«Entro la fine di quest'anno saremo operativi nel nuovo "Papa Giovanni XXIII"», assicurava non più tardi di tre mesi fa il dg dei Riuniti Carlo Nicora. Ne siamo certi? Perché a rafforzare i dubbi c'è una data nelle pieghe della relazione di collaudo che la commissione ha presentato il 16 marzo scorso.

La Dec, capofila dell'Ati (Associazione temporanea d'impresa) che sta costruendo l'ospedale, chiede una serie di proroghe alle scadenze prescritte dai collaudatori, «a causa delle difficoltà incontrate nell'approvvigionamento di materiali e per le difficoltà organizzative».

In particolare, indica nel 24 dicembre, la vigilia di Natale, il termine in cui desidererebbe consegnare ai test parte del livello 2 della piastra, e cioè il cuore del «Papa Giovanni XXIII», quello che ospita pure le sale operatorie. Un refuso? Non è da escludere. Ma c'è la prosa preoccupata della commissione collaudo a far presupporre che su un paio di lavori i tempi saranno ancora lunghi.

Il Responsabile unico del progetto (Rup) l'11 gennaio scorso comunica che le proposte della Dec possono essere accettate «con la sola esclusione del Livello e Livello 2 che dovranno essere completate entro il 20/02/12». La proroga però scade senza che le opere in questione siano completate e pure il secondo termine imposto dal Rup - 2 marzo 2012 - trascorre senza esito.

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