E Tentorio scrive al premier:
ci lasci spendere il «tesoretto»

«Oggi sarei dovuto essere a Berlino per festeggiare il mio 35° anniversario di nozze, invece sono qui da Lei». Inizia più o meno così il messaggio che il sindaco di Bergamo consegnerà sabato al premier Mario Monti, in visita a Bergamo.

«Oggi sarei dovuto essere a Berlino per festeggiare il mio 35° anniversario di nozze, invece sono qui da Lei». Inizia più o meno così il messaggio che il sindaco di Bergamo consegnerà sabato al premier Mario Monti, in visita a Bergamo.

Un incipit ironico per rompere il ghiaccio, poi non si scherza, si va subito al sodo: il governo sblocchi il «tesoretto» che Palafrizzoni ha in cassa e non può spendere; e confermi Bergamo come sede per i corsi dei togati.

Ancora una volta gli impegni istituzionali hanno avuto la precedenza sulla famiglia (che Franco Tentorio, tra il serio e lo scherzoso, indica tra i motivi che rendono improbabile una sua ricandidatura).

Il primo cittadino, infatti, ha annullato la trasferta nella città tedesca con la consorte e alcuni amici, già programmata da tempo, per affidare di persona al presidente del Consiglio «due richieste fondamentali per la nostra città. Avrei potuto parlargli dell'universo mondo, ma il messaggio sarebbe stato meno efficace. Ho preferito concentrarmi sulle due questioni urgenti per il nostro Comune, ovvero il Patto di stabilità che, se abolito, ci permetterebbe di stare tranquilli per i prossimi due anni, e la Scuola di magistratura, un impegno che il ministero deve rispettare».

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