Consorzio e Canale dell'Adda:
arrivano otto milioni dallo Stato

Ottenere finanziamenti pubblici è sempre difficile. Per questo - si legge in un comunicato - è grandissima la soddisfazione al Consorzio di Bonifica che ha ottenuto il finanziamento di 8 milioni di euro per la costruzione del canale dell'Adda.

Ottenere finanziamenti pubblici è sempre difficile, ancor più in tempi di crisi e ristrettezze economiche anche per lo Stato, specie se le somme sono cospicue e ormai raramente coprono al 100% il finanziamento dell'opera.

Per questi motivi - si legge in un comunicato - è grandissima la soddisfazione al Consorzio di Bonifica di Bergamo. Il presidente Marcello Moro ha annunciato che è stato ottenuto il finanziamento (a totale carico dello Stato) di ben 8 milioni di euro che ha consentito di finanziare interamente i costi per la costruzione del Canale dell'Adda nel tratto fra i fiumi Serio e Cherio.

«Dopo qualche anno di intenso lavoro tecnico-politico svolto a tutti i livelli dell'amministrazione pubblica – ha dichiarato Moro – sono particolarmente contento di questo risultato e ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a questo importante risultato».

Il tratto in questione è un canale in vetroresina del diametro di circa 2 mt. e di quasi 12 Km di sviluppo da cui si diramano 5 derivazioni per 8 centri di distribuzione. L'ultimo tratto, oggetto del finanziamento, comprende anche la parte più delicata e complessa, ovvero la realizzazione di un manufatto di quasi un chilometro, in blocco monolitico di calcestruzzo armato e dimensionato per sopportare le piene e le erosioni del fiume Serio.

Il manufatto passa sotto l'alveo del fiume Serio stesso a partire dalla zona della Basella di Urgnano per arrivare a Cavernago. Successivamente il canale attraversa i territori di Cavernago e Calcinate e sfocia nel fiume Cherio nella zona della Cascina Portico San Carlo, dove è anche ubicata e ben visibile la torre piezometrica alta ben 12 metri. Lungo il percorso sono stati realizzati altri 3 torrini per depressurizzare la condotta e renderla sicura.

Tutta l'opera funziona secondo i principi dei vasi comunicanti, e sfruttando così al meglio i soli 70 cm di dislivello tra l'inizio (fiume Adda) e la fine della condotta (Fiume Cherio) per uno sviluppo totale di circa 35 Km.

L'opera interamente finanziata dal Ministero per le Politiche Agricole è costata complessivamente 22.000.000 euro, comprese le valvole elettromeccaniche e tutti gli accessori di componentistica per il suo funzionamento a servizio degli 8 centri di distribuzione.

Nel corso della realizzazione non sono mancati gli imprevisti di natura archeologica che hanno comportato maggiori lavorazioni per gli importanti ritrovamenti durante le campagne di scavo richieste dalla Sovrintendenza Archeologica per la Lombardia.

Naturalmente ciò ha determinato una lievitazione dei costi, che dapprima il Consorzio ha deciso di affrontare con proprie risorse per non fermare i lavori, ora oggetto del totale finanziamento con decreto del Ministero delle Politiche Agricole.

«Ero convinto nella riuscita dell'impresa – aggiunge Moro - ci abbiam creduto anche quando, visti i pesanti tagli dei finanziamenti, sembrava impossibile; ma i viaggi a Roma, gli innumerevoli incontri e le richieste pressanti ad ogni livello sono state premiate. Ora questo finanziamento consentirà la totale copertura con fondi pubblici dell'opera e permetterà di non far ricadere i costi sulle tasche dei bergamaschi».

I lavori nel frattempo sono terminati. Sono in corso infatti le prove idrauliche finali, concluse le quali ci sarà il collaudo e la contemporanea consegna dell'opera al Consorzio. Entro la stagione irrigua avverrà l'inaugurazione dell'opera.

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