Troppe spese: 8 mila bergamaschi
chiamati a giustificarsi col Fisco

Avete speso più di quello che le vostre finanze permetterebbero? Anche diverse migliaia di bergamaschi (una stima parla di 8-9 mila) si sono visti recapitare nei giorni scorsi una lettera firmata dal direttore generale dell'Agenzia delle Entrate.

Avete speso più di quello che le vostre finanze permetterebbero? Anche diverse migliaia di bergamaschi (una stima parla di 8-9 mila) si sono visti recapitare nei giorni scorsi una lettera firmata dal direttore generale dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera.

I «Gentili contribuenti», così inizia la missiva, hanno la colpa di aver sostenuto nel 2010 (e riportato nelle dichiarazioni 2011) «delle spese – dice la lettera – apparentemente non compatibili con i redditi dichiarati».

Spese magari fatte utilizzando i risparmi accumulati in una vita di lavoro. Oppure grazie a una donazione dei genitori. Il sospetto scatta quando le spese superano di almeno un quinto (il 20%) le entrate percepite.

Per l'Agenzia delle Entrate si tratta di una «comunicazione con finalità esclusivamente informative, e pertanto non è necessaria alcuna risposta». Salvo poi far intuire che, davanti a nuovi elementi a carico dei destinatari, procederebbe ad ulteriori approfondimenti.

Ai destinatari è chiesta una «autovalutazione» del proprio comportamento con il Fisco. Si citano, ad esempio, le spese per mobili, fabbricati, auto, terreni, colf. Se il contribuente è in grado di giustificare l'eccesso di spesa, non deve fare nulla.

Per chi invece riconosce di essere protagonista di una situazione «anomala» e sa di non poter dimostrare la provenienza delle somme (ammettendo in sostanza di avere evaso), ecco arrivare dall'Agenzia delle entrate il caloroso invito a un «ravvedimento operoso».

Il che significa avere l'opportunità di presentare una nuova dichiarazione relativa all'anno precedente che adegui il nuovo reddito, pagando una sanzione ridotta.

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