La benemerenza è da revocare:
l'Udc torna all'attacco su Doni

Quella benemeranza s'ha da revocare. È questa - parafrasando il Manzoni - la via obbligata nel caso di Cristiano Doni. Lo sostiene l'Udc di Bergamo: il partito è convinto, ora come non mai, che sia «assolutamente necessario prendere le debite distanze».

Quella benemeranza s'ha da revocare. È questa - parafrasando il Manzoni - la via obbligata nel caso di Cristiano Doni. Lo sostiene l'Udc di Bergamo: il partito è convinto, ora come non mai, che sia «assolutamente necessario per prendere le debite distanze da persone che hanno infangato il nome della nostra città».

«Alla luce - scrivono il segretario cittadino Federico Villa e la direzione cittadina dell'Unione di centro - dei fatti accaduti negli ultimi mesi riguardo alla vicenda del calcioscommesse che hanno coinvolto l'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni, come precedentemente comunicato riteniamo sia necessario che il Comune di Bergamo proceda alla revoca della benemerenza civica assegnata allo stesso Doni».

«Come dichiarato giustamente dal sindaco Tentorio, non esiste attualmente un regolamento per togliere la benemerenza». Perciò «l'Unione di Centro di Bergamo, tramite il capogruppo in consiglio comunale Giuseppe Mazzoleni, si farà allora parte attiva per modificare o creare un regolamento che consenta la revoca della benemerenza...».

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