Ucciso con 15 coltellate:
aveva una figlia di 4 anni

Supino, a faccia in giù, la testa immerso nella roggia. È stato trovato così, venerdì pomeriggio a Campagnola, il corpo di Sabaudin Bregu, 34 anni, operaio di origine albanese che abitava a Villa di Serio, in via Pomarolo.

Supino, a faccia in giù, la testa immerso nella roggia. È stato trovato così, venerdì pomeriggio a Campagnola, il corpo di Sabaudin Bregu, 34 anni, operaio di origine albanese che abitava a Villa di Serio, in via Pomarolo.

Sabaudin, padre di una bambina di 4 anni, è stato ucciso, probabilmente nella notte fra giovedì e venerdì, massacrato a coltellate da assassini che ancora non hanno un nome, ma che forse lui conosceva. Almeno 15 i fendenti contati sul suo corpo: dieci alla schiena, tre al torace, due alla nuca. Chi lo ha colpito volesse essere certo che morisse.

Il corpo senza vita  è stato trovato intorno alle 14.55 in via dei Prati, nei pressi del Morla, da un bambino che era nel cortile di casa. Il piccolo stava giocando a pallone e, quando la palla gli è caduta nel torrente, si è affacciato dal balcone di casa per vedere dove fosse finita con precisione.

In quel momento si è accorto di un corpo che per metà era nell'acqua e per l'altra metà giaceva nella scarpata. Subito ha chiamato la mamma, che ha dato l'allarme. Sul posto i carabinieri di Bergamo del Nucleo investigativo che stanno indagando. I militari hanno chiuso la strada sterrata lungo il Morla e hanno iniziato i rilievi.

I familiari della vittima sono subito stati rintracciati e accompagnati nella caserma dell'Arma di via delle Valli a Bergamo. Le prime indagini fanno supporre a un regolamento di conti: la zona è frequentata da spacciatori e immigrati e si pensa che si possa trattare di un omicidio causato da tensioni forse nell'ambiente dello spaccio e della prostituzione.

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