Sulla base dei criteri di riordino
la Provincia di Bergamo sarebbe salva

Sulla base dei criteri di riordino delle Province approvati venerdì 20 luglio dal Cdm, l'Ansa, su dati Istat, è in grado di dire che in Lombardia la Provincia di Bergamo sarebbe salva con Milano, Brescia e Pavia, mentre dovrebbero essere accorpate le restanti otto.

Sulla base dei criteri di riordino delle Province approvati venerdì 20 luglio dal Cdm, l'Ansa, su dati Istat, è in grado di dire che in Lombardia la Provincia di Bergamo sarebbe salva con Milano, Brescia e Pavia, mentre dovrebbero essere accorpate le restanti otto, ovvero Lecco, Lodi, Como, Monza Brianza, Mantova, Cremona, Sondrio e Varese.

In Piemonte, su otto Province attuali, quelle salve sarebbero Torino, Cuneo e Alessandria; via le attuali Province di Vercelli, Asti, Biella, Verbano-Cusio e Novara. Nel Veneto rimarrebbero in vita Venezia, Verona e Vicenza. Accorpamento in vista per Rovigo, Belluno, Padova, Treviso. In Liguria su quattro Province attuali ne scompaiono due, Savona e Imperia, salve invece Genova e La Spezia.

In Emilia Romagna sì a Bologna, Parma, Modena e Ferrara; accorpate Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Piacenza. In Toscana, su dieci Province, si salverebbe solo Firenze (via Grosseto, Siena, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Prato, Pisa e Livorno). In Umbria rimarrebbe solo Perugia e salterebbe Terni; nelle Marche sarebbero salve Ancona, Pesaro e Urbino, mentre non avrebbero i requisiti per sussistere Ascoli Piceno, Macerata e Fermo.

Nel Lazio rimarrebbero Roma e Frosinone, ma dovrebbero essere accorpate Latina, Rieti e Viterbo. In Abruzzo non subirebbero accorpamenti L'Aquila e Chieti, in Molise rimarrebbe solo la provincia di Campobasso, in Campania salve Napoli, Salerno, Caserta e Avellino, fuori solo Benevento. In Basilicata rimarrebbe in vita la Provincia di Potenza, esclusa invece quella di Matera.

In Puglia su sei Province se ne salverebbero solo 3: Bari, Foggia e Lecce, da accorpare Taranto, Brindisi e Barletta-Andria. Infine in Calabria, su 5 Province, si salverebbero Cosenza, Reggio Calabria e Catanzaro; da accorpare Crotone e Vibo Valentia. A queste sono da aggiungere le Province nelle Regioni speciali: in Sicilia su 9 ne rimarrebbero in vita solo 4: Palermo, Agrigento, Catania e Messina. La scure si abbatterebbe su Caltanisetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani. In Sardegna una debacle: rimarrebbe solo la Provincia di Cagliari e verrebbero «eliminate» le Province di Olbia Tempio, Medio, Ogliastra, Carbonia, Sassari, Nuoro, Oristano. Infine in Friuli, su 4 Province iniziali, due resterebbero in vita, Trieste e Udine, due tagliate o meglio accorpate: Pordenone e Gorizia.

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