Forse sarà la scatola nera
a spiegare la morte di Marco

Sarà la scatola nera del treno a dare alla polizia ferroviaria le risposte che cerca, per spiegare la tragica fine di Marco Alecci, lo studente di Romano morto a 19 anni in circostanze misteriose, tra Foggia e Termoli, mentre rientrava dalle vacanze.

Sarà la scatola nera del treno a dare alla polizia ferroviaria le risposte che cerca, per spiegare la tragica fine di Marco Alecci, lo studente di Romano di Lombardia morto a 19 anni in circostanze misteriose, tra Foggia e Termoli, mentre rientrava dalle vacanze trascorse a Vieste, insieme ad alcuni amici.

Il cervellone elettronico, in cui sono memorizzati i dati relativi al viaggio effettuato dal convoglio, potrà forse dire quale porta del treno si è aperta, in quale carrozza, quando e perché questo è successo. Il dato, insieme alle dichiarazioni del personale di bordo – già interrogato – e alle caratteristiche tecniche delle carrozze, potrà forse gettare luce almeno su come lo studente abbia fatto a scendere.

La scatola nera del treno è già stata acquisita e i dati sono sotto analisi. Marco Alecci è sceso da solo. Il treno, a causa di problemi tecnici, procedeva a singhiozzo e si fermava spesso completamente, in mezzo alla campagna. Gli amici di Marco sono già stati sentiti e hanno fornito versioni concordanti: Marco pareva agitato dal fatto che il convoglio procedesse a rilento e si sarebbe messo a camminare su e giù, in preda a una certa agitazione. Potrebbe essere stato colto da una crisi di panico? Un'ipotesi, questa, che appare suffragata da almeno altri due elementi. Primo: la telefonata fatta a casa dal treno. In questa chiamata Marco spiegava alla madre di essere agitato, perché il treno non si muoveva più. Secondo: poco prima di sparire, durante una delle soste forzate, Marco sarebbe stato visto da un controllore mentre cercava di aprire la porta del treno.

L'autopsia eseguita ieri all'ospedale di Foggia non ha chiarito, per ora, i dubbi sulle cause della morte. Il decesso sarebbe stato provocato da un forte trauma: altre notizie non filtrano notizie dalla procura di Lucera, mentre i familiari della vittima, tornati a Romano, rimangono chiusi nel silenzio e nel dolore per la perdita del loro caro.

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