Si assottigliano le scorte
Ma Tiraboschi resta blindato

Massima protezione per Michele Tiraboschi, il giuslavorista di Bergamo, e sempre meno per i politici orobici. Dopo la scomparsa del presidio fisso delle forze dell'ordine davanti alla villa di Roberto Calderoli, lunedì scorso, il bilancio delle scorte si assottiglia.

Massima protezione per Michele Tiraboschi, il giuslavorista di Bergamo, e sempre meno per i politici orobici. Dopo la scomparsa del presidio fisso delle forze dell'ordine davanti alla villa di Roberto Calderoli, lunedì scorso, il bilancio delle scorte si assottiglia. E potrebbe essere ulteriormente ridotto dalla spending review annunciata dal ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri.

Tra i «volti noti» che hanno una scorta o una tutela (ci sono anche privati sul cui nome vige il massimo riserbo) c'è l'ex ministro di Curno Antonio Di Pietro, che in quanto segretario dell'Idv ha una tutela di minimo livello, costituita da un'auto (non blindata) con una guardia armata. Per sua stessa richiesta al prefetto di Bergamo quattro anni fa, la «tutela» (il livello più basso di protezione, che non viene definito scorta) lo segue negli spostamenti a Milano e Roma, ma non nella nostra provincia.

Niente più scorta ad Alberto Bombassei, patron della Brembo, da quando non è più vicepresidente nazionale di Confindustria. Stessa sorte per l'ex ministro Mariastella Gelmini, sposata dal gennaio 2010 con l'immobiliarista bergamasco Giorgio Patelli. Nell'abitazione della coppia in via Sudorno pare si vedano molto di rado.

Anche il giornalista Vittorio Feltri passa molto più tempo a Milano che a Ponteranica, nella sua casa ai piedi della Maresana: la questura di via Noli gli garantiva la tutela nel tragitto tra Bergamo a Milano, ma negli ultimi tempi il servizio è stato sospeso. Anche Savino Pezzotta, nel suo passaggio da segretario nazionale della Cisl a deputato, ha perso la scorta.

L'unica personalità bergamasca che beneficia di una scorta vera e propria è l'economista Michele Tiraboschi, cui sono state assegnate due auto blindate con 4 agenti. Originario di Seriate, insegna all'Università di Modena ed è direttore del centro studi Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse proprio a pochi mesi dalla disattivazione del servizio di scorta.

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