Parco Sport: il sindaco invita
Percassi e Cividini, ma separati

Due inviti, rigorosamente separati. «Venitemi a trovare e ditemi in faccia cosa avete intenzione di fare». Tradotte dal galateo istituzionale del sindaco, suonano più o meno così le lettere cinviate all'indirizzo di Antonio Percassi e Paolo Cividini.

Due inviti, rigorosamente separati. «Venitemi a trovare e ditemi in faccia cosa avete intenzione di fare». Tradotte dal galateo istituzionale del sindaco, suonano più o meno così le lettere che Franco Tentorio ha scritto una all'indirizzo di Antonio Percassi e l'altra di Paolo Cividini.

Dopo lo strappo tra il presidente dell'Atalanta e il proprietario delle aree di Grumello al Piano - in origine partner nel progetto del Parco dello sport - l'amministrazione comunale non vuole rimanere col cerino in mano e ha fatto il punto in un vertice ristretto a Palafrizzoni.

A dire il vero il sindaco aveva invitato tutti gli assessori ma si sono presentati solo il vicesindaco Gianfranco Ceci, il titolare dell'Urbanistica Andrea Pezzotta, dell'Edilizia privata Tommaso D'Aloia e dello Sport Danilo Minuti. Una parte di Giunta targata Pdl («Quella, per deleghe, interessata al tema», precisa Tentorio), Lega non pervenuta. «Ma solo per ragioni di salute», motiva l'assenza l'assessore al Verde Massimo Bandera, il più interessato soprattutto per quanto riguarda la parte del Parco agricolo.

Ai presenti, comunque, i tecnici comunali hanno illustrato il piano iniziale (quello da 250 milioni di euro, condiviso da Percassi e Cividini, che prevede palazzetto dello sport, stadio, verde e servizi per il quartiere, oltre a spazi commerciali), e la versione B, quella presentata in solitaria dalla Gross Center di Cividini, che sposta a Nord il palazzetto dello sport e prevede 32 mila metri quadri di commerciale.

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