«Nel nuovo ospedale entro l'anno»
Trasloco, dovrebbe slittare di poco

«Ci metto la faccia: visto che si sentiva dire che l'inaugurazione del nuovo ospedale era a ottobre, poi a novembre, ora lo assicuro io. Si farà entro il 31 dicembre». Lo ha detto Roberto Formigoni, che aggiunge: sul trasloco non fornisco dati certi.

«Ci metto la faccia: visto che da tempo si sentiva dire che l'inaugurazione del nuovo ospedale di Bergamo era a ottobre, poi a novembre, ora lo assicuro io. Si farà entro il 31 dicembre 2012. E questo è un impegno personale che prendo pubblicamente». È il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che parla, al telefono, a precisa richiesta fatta venerdì. E così mette l'ultima parola, e definitiva, sui tempi di inaugurazione del Papa Giovanni XXIII alla Trucca: «Ho chiesto chiarimenti ai tecnici: posso assicurare ai bergamaschi che entro l'anno l'ospedale nuovo, un gioiello di tecnologia e di accoglienza, sarà inaugurato. Sui tempi tecnici per le procedure del trasloco non fornisco dati certi perché non ne sono al corrente. Ma l'inaugurazione entro dicembre è un mio impegno personale».

Insomma, l'apertura del nuovo ospedale è confermata entro la fine di quest'anno. Ma, insieme a questa conferma, è anche altamente probabile uno slittamento di qualche settimana, del trasloco dai vecchi Riuniti in Largo Barozzi alla nuova struttura alla Trucca, rispetto alle date annunciate dall'Azienda ospedaliera (e confermate dall'assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani solo alcuni giorni fa in un'audizione in Commissione al Pirellone), ovvero 22 ottobre per il comparto amministrativo (per un trasloco di una settimana circa) e 29 ottobre per i degenti e i reparti (anche qui per una durata complessiva di una settimana, con due ospedali, il vecchio e il nuovo funzionanti in contemporanea). Più che probabile, questo slittamento, anche se l'Azienda ospedaliera preferisce la linea del silenzio assoluto. Come è noto, nella struttura alla Trucca sono in corso gli ultimi lavori alla piastra e alla pavimentazione, oltre ad altre opere richieste dai collaudatori per correggere «discrasie», ma mancano ancora importanti dettagli per poter entrarci, nel Papa Giovanni XXIII.

Il certificato di collaudo finale (per l'appalto principale, integrativo ed elevatori) non c'è ancora, e, lo scrivono i componenti della Commissione di collaudo all'Azienda ospedaliera, una settimana fa: «Al momento attuale non è individuabile un'attendibile previsione di emissione dei "certificati di collaudo" di nostra competenza». Oltre a questi collaudi, mancano quelli delle altre opere affidate dall'Azienda con altri appalti (e alcune opere non sono ancora terminate); inoltre, a quanto trapela da fonti decisamente attendibili, soltanto a fine ottobre potranno arrivare i collaudi funzionali. E sempre secondo fonti decisamente attendibili, non c'è il tempo materiale per arrivare con tutta la documentazione necessaria all'accreditamento Asl e quindi al trasloco entro il 22 ottobre.

Peraltro, come è noto, l'Asl ha sospeso i termini dell'accreditamento (che, secondo la norma del silenzio assenso entro 60 giorni, essendo stata avviata la procedura il 1° agosto, sarebbero stati in scadenza alla fine di questo mese) proprio perché sono ancora in corso lavori all'interno dell'ospedale e manca una serie di documenti: l'Asl, annunciando la sospensione, aveva rimarcato che senza il certificato di collaudo e l'avallo dei vigili del fuoco alle procedure per il certificato di prevenzione incendi, a norma di legge, l'accreditamento non può essere rilasciato.


Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 22 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA