Nuovo ospedale e parcheggio
Ore decisive per l'accordo

Apre o non apre? La Bhp, Bergamo hospital parking, la società che ha ottenuto, su incarico della Provincia, la realizzazione in project financing dei posti auto per il «Papa Giovanni XXIII» (in tutto 2.334), sta vivendo ore di attesa.

Apre o non apre? La Bhp, Bergamo hospital parking, la società che ha ottenuto, su incarico della Provincia, la realizzazione in project financing dei posti auto per il «Papa Giovanni XXIII» (in tutto 2.334), sta vivendo ore di attesa.

Ore non proprio serene, visto che ha il fiato sul collo delle banche perché non ha ancora visto un euro di guadagno per un parcheggio ormai pronto da un anno e mai funzionante, perché l'ospedale ritarda l'apertura. Anzi, la Bhp fino a oggi ha avuto solo perdite, tra costi di gestione a vuoto per oltre 600 mila euro l'anno e oneri passivi per un milione e 200 mila euro l'anno.

In questi giorni i vertici della società Bhp (composta al 33% da Skypark, l'altro 33% è della Cogestil del gruppo Stilo, società del presidente dell'Atalanta, il 33,9% dell'Imprima di Villa di Serio e lo 0,1% della Castiglioni di Busto Arsizio) stanno aspettando di avere risposte messe nero su bianco su una revisione del Pef (Piano economico finanziario) che sta alla base del project financing con cui è stato realizzato il parcheggio (già investiti 16 milioni e mezzo di euro).

In ballo anche la convenzione con i Riuniti (all'Azienda ospedaliera spettano, per i dipendenti, 1.200 posti auto, per i quali Largo Barozzi dovrebbe versare più o meno 700 mila euro l'anno).

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